lunedì, ottobre 24, 2005

Per lavorare con passione 

E' radicale, irrazionale, improponibile, ma mi ha fatto bene leggere questo manifesto di Sally Hogsead

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

In questi giorni mi è sorto un dubbio. Prima di parlare di forme di pubblicità, strumenti, linguaggi...il punto è...qual è il prodotto sottostante di cui devo parlare? Credo che la produzione attuale di beni e servizi non segua l'evoluzione della società: popolazione che invecchia, bimbi piccoli da accudire, donne che lavorano e che non possono badare più a tutto...la casa, i figli, i genitori anziani...mancano i servizi di supporto alla nuova famiglia numerosa e allargata....quindi il primo problema è produrre beni e servizi utili alla nuova popolazione italiana che si è evoluta in un nuova direzione e poi trovare strumenti e linguaggi opportuni in base all'interlocutore del pubblicitario. Se si pubblicizza un tampax o una station wagon utilizzerò metodi diversi per raggiungere pubblico femminile e maschile con le modalità più efficienti. Aiutatemi a trovare un'idea geniale per produrre un servizio utile. Devo cambiare lavoro :-)

25/10/05 01:09  
Blogger Maurizio Goetz said...

Gentile Patrizia, sta sollevando un tema estremamente importante di cui mi sono occupato solo marginalmente, ma su cui voglio tornare, quello del marketing sostenibile. Il marketing deve ripensare se stesso e deve offrire valore non solo alle imprese, ma soprattutto ai destinatari (i pubblici). Gli uomini di marketing e di agenzia dovrebbero uscire più dai loro uffici e passeggiare tra la gente che ha problemi reali e concreti. Talvolta guardando qualche spot mi sembra di vedere dei "target teorici ed ideali" che talvolta non incontro tutti i giorni. Sono davvero tanti i temi su cui riflettere. Lo prometto, affronterò presto più in dettaglio l'argomento del marketing sostenible, che è poi l'oggetto di questo blog.

25/10/05 15:46  

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