venerdì, luglio 10, 2009

C'è valore nel low cost marketing? 


Le imprese sono molto interessate ai Social Media, che vengono loro spesso proposti come una modalità di comunicazione low cost per raggiungere i loro clienti.

In pochissimo tempo sono aumentati gli account aziendali su Facebook, Twitter, Friendfeed ed è aumentto il numero di marketing manager che si rivolgono alla loro agenzia di pubblicità per farsi produrre un video virale.

Non è la prima volta che lo viviamo, un approccio non strategico e superficiale ad Internet si rivelerà un boomerang e per quanto concerne i Social Media, tutto questo sarà ancora più evidente.

E' vero che le attività di comunicazione low cost, hanno bassi costi, ma è anche vero che proprio in virtù di questo fatto, sono alla portata di tutti e quindi permettono di ridurre le barriere all'entrata. Il rischio non è quindi solo quello di investire risorse economiche e umane per il presidio di canali che se non gestiti in modo strategico non permettono di ottenere vantaggi competitivi differenziali, ma soprattutto di aumentare i costi, che se pur bassi ci sono, a fronte di ritorni solo di breve periodo.

L'alternativa al low cost marketing è lo smart branding, in cui le attività di pianificazione strategica sono l'elemento più rilevante degli investimenti sostenuti e riguardano i seguenti aspetti:
  • analisi introspettiva del brand per la creazione di una strategia di goodwill
  • analisi dei pubblici di riferimento
  • sperimentazione su format e linguaggi originali
  • coinvolgimento di professionalità in grado di portare valore con idee creative realmente differenziali e di trasformare le idee in progetti distintivi.
E' vero che quando parliamo di Social Media, ci riferiamo alla possibilità di distribuire gratuitamente contenuti, aggregare persone, conversare, documentare eventi, ma non dobbiamo dimenticarci che mai come in questo caso, "il sugo può costare più della carne".

Avere una visione strategica trovare idee originali autentiche, progettare contenuti di qualità costa, per tutto questo io diffido del low cost marketing, perchè alla fine, come è sempre stato, costa di più di quanto pensiamo.

Credits per l'immagine.

1 Comments:

Blogger viralavatar said...

Ottimo articolo.. mi piace l'idea dello smart branding. Per quanto mi riguarda (dal momento che lavoro in tutti i campi che hai citato) il vero problema è il TEMPO!

Fare una campagna che duri 1 o 2 mesi a mio parere non è sufficiente specie se non hai un budget commerciale (come spesso accade).

2.0 significa prima di tutto relazione e condivisione quindi : che relazione vuoi in 2 mesi?

I social network sono utilissimi anche per le aziende (@Giovy non la pensa proprio come me..) ma bisogna saperli utilizzare. Una fan page ci si mette 2 minuti a farla.. ma io non sono mai stato fan neanche di un cantante.. figuriamoci di un blogger..

Qui in America però sto vedendo un'evoluzione assai differente del significante pubblicità online.. check on my FF

10/7/09 13:05  

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