Blogstar delusion
Da tempo Gianluca non perde occasione per ribadire la sua opinione: i blogger contano meno di quanto si pensi, infatti, con ogni probabilità la blogosfera nel suo complesso tenderà a crescere, mentre l'influenza dei singoli blogger dipenderà dalla loro capacità di creare valore e non per il fatto che alcuni sono stati dei pionieri.
Non è un problema solo italiano, quello della sopravvalutazione dei blogger, anche Rohit Bhargava ne scrive:
In part, it is the growing popularity of blogs ... but the real culprit is each one of us. Every time you treat a blogger that you admire like a rockstar, you are encouraging the rise of the blogstar delusion. As any parent will tell you, if you want to discourage a certain kind of behaviour, don't unintentionally reward it. So, to do my part - I am making a pledge to help reduce the number of blogstar delusions in the world by doing the following:
- Do not allow myself to suffer from blogstar delusions.
- Treat any blogger like a real person rather than a movie star.
- Interact with bloggers, regardless of Technorati rank, as peers.
- Avoid joining any group engaging in idolatry towards bloggers.
Any other pledges you would add to this list? Join me and help curb the spread of the blogstar delusion ... it is taking over the world of social media far too fast, and we all need to do our part to help fight it.
Nella seconda fase di sviluppo della blogosfera, verrà dato più spazio ai contenuti e alle relazioni autentiche.
Non c'è che attendere e contribuire, sgonfiando il fenomeno delle blogstar, che è a quanto pare, già in declino. (Per qualcuno non è mai esistito).
13 Comments:
Non saprei. Io tendo sempre a considerare la blogstar in sè prima di tutto come un hub e non come veicolo di qualche particolare contenuto di qualità o autorevolezza.
La blogstar vale commercialmente in quanto hub. Ragioniamo quindi non tanto sulla qualità della blogstar quanto su quella dei suoi lettori.
;)
mmm, è quale sarebbe il valore di una blogstar in qualità di hub? Un abilitatore di relazioni? Non mi convince molto.
Allora, massimizzando il discorso a mio parere puoi ragionare in almeno due direzioni. Attivatore di relazioni e attivatore di attenzione.
Entrambe le opzioni hanno valori intrinseci ovviamente.
Ripeto. Non mi concentrerei tanto sulla figura della blogstar quanto su quella di alcuni dei suoi contatti.
La blogstar difficilmente è il vero catalizzatore.
Ok seguo il tuo discorso e possiamo suddividere i due elementi di analisi da te citati così, se ho capito bene, ciò che intendi:
1)il blogger come fonte di informazioni, opinioni, divulgatore di contenuti, idee ecc
2) il blogger come elemento catalizzatore di reti di relazioni, indipendentemente dai contenuti
Non trovi che nel tempo la blogstar perde terreno in entrambi gli ambiti? Se non produci contenuti interessanti e sei autoreferenziale perchè leggerti? Se sei un hub e mi interessano i tuoi contatti, non posso bypassarti e stabilire una relazione diretta con essi?
"Se sei un hub e mi interessano i tuoi contatti, non posso bypassarti e stabilire una relazione diretta con essi?"
In realtà è più o meno quello che intendo. Ma occhio, la figura della blogstar resta comunque centrale in quanto in funzione di essaessa si attiva l'identificazione del blogger da contattare.
Chiariamoci, a mio parere: A è la blogstar (100K di contatti), B è un'altra blogstar (50K di contatti). C invece ha un blog con 1K di contatti. Ma sia A che B leggono C. A e B saranno anche hub, ma il vero capitale lo detiene C.
Semplifico ovviamente...
Anche io, come Matteo, non sarei cosi' ottimista sul fatto che le blogstar siano destinate a "scomparire".
Probabilmente cambieranno, nel senso che subentraranno nuovi attori, ad esempio le stesse star dei media mainstream.
Parallelamente, con l'aumentare della popolazione attiva nella blogosfera possiamo ipotizzare che certi comportamenti "da blogstar" vadano a scomparire.
Se lo spazio per contenuti e relazioni autentiche aumentera', probabilmente sara' per effetto di una crescita delle dimensioni della blogosfera, ma non e' detto, anzi lo ritengo improbabile, che tale sviluppo porti necessariamente con se' maggiore attenzione verso i contenuti o le relazioni.
Nella misura in cui sempre piu' gente si avvicinerà per moda e per seguire il guru di turno, piuttosto che per esprimere una esperienza personale.
Molto interessante il decalogo di Rohit Bhargava, e non si può che essere d'accordo.
Ma d'altra parte tutti i blog che leggo sono le mie blogstar e godono della mia più riconoscente ammirazione :)
Posso allora dire "viva le star e abbasso lo star-system"?
Interessante osservazione, Gaspar - ci possono essere star senza star system? si - e star system senza star? no - ma se non c'è star system a che servono le star?
Gaspar, a mio parere, tende a non dare importanza al fatto che la rete internet rappresenta sia un personal che un mass medium.
O meglio, per lui, giustamente, è principalmente un personal medium.
E' esattamente questa la questione. La rete è al contempo un mediun personale, di nicchia e sociale. I conflitti o le opportunità a seconda di come si vogliono vedere le cose nascono proprio da diversi modi di interpretarla. E' evidente che ognuno scrive e porta avanti i propri pensieri nel modo che ritiene più opportuno, ma è altrettanto naturale che ne derivi un confronto dialettico. Personalmente ritengo la figura della blogstar dannosa ed inutile, esattamente nello stesso modo in cui altre persone ad esempio non aprrezzano l'attività che io svolgo in rete (marketing). Non c'è soluzione a questo, la dialettica ai tempi della Grecia antica era una virtù, oggi viene ridotta allo scontro. Dobbiamo recuperare la capacità dialettica che abbiamo perso.
Come nella società così anche per il web esistono delle regole sociali (altrimenti perchè il nome di social network). La stessa social network analisys considra i rapporti tra cliche e i gruppi più estesi in generale. I leader possono esistere nella bloggopalla, ma sempre di più assomiglia al leader "terrestre" il quale deve ogni giorno ribadire la sua posizione. essere blog leader diventa sempre di più sul contenuto e sempre di più essere leader significa essere anche bridgeperson, ovvero colui che è in grado di ampliare la sfera conodcitiva di chi lo legge grazie ai suoi legami con altri blogger.
Andrea, condivido in linea teorica quanto tu scrivi, ma mi chiedo se poi avviene in realtà. Serve davvero una blogstar per fungere da "ponte sociale"?
La risposta è no a mio parere, non so cosa ne pensi ma di Star ne abbiamo già troppe in altri campi. e' proprio la presenza di Star che farebbe regredire il valore stesso del Web cosi detto 2.0.
Come tu affermi l'evoluzione sarà quella di non avere più status nel web ma solo contenuti e chi sa se il 3.0... grazie al web semantico non ci porti delle novità in questo senso.
Quello che dicevo io era solo in rapporto alla vita face-to-face, dove i rapporti vanno coltivati per mantenere degli status. Ma se lo status è il contenuto allora non serve a nulla la star da blog.
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