martedì, ottobre 02, 2007

Quando le audience traslocano 

Siamo animali sociali e ci abituiamo relativamente in fretta a nuovi ambienti. Prendete il caso di una persona che abbia vissuto trent'anni nello stesso quartiere e oggi si trova a dover traslocare.

Dopo un iniziale periodo di ambientamento comincerà ad integrarsi. Se tornerà al suo vecchio quartiere, tenderà ancora a pensarlo come suo anche se non vi abita più.

Con il passare del tempo le visite al vecchio quartiere tendono a diradarsi e divenire occasionali, fino al giorno in cui ritornandovi proverà un senso di estraniamento. Quello è il momento del distacco.

Succede anche nel mondo dei media.

Non possiamo dire di assistere ad un esodo di massa dai media tradizionali a quelli interattivi, ma la tendenza e crescente tanto che le nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali, che sono nati nei nuovi quartieri, fanno fatica ad abituarsi alla televisione tradizionalista e ai palinsesti rigidi, ma anche alla cultura dello spot,

Le audience stanno traslocando e stanno frequentando nuovi quartieri in cui si parlano linguaggi differenti, in cui c'è abbondanza di contenuti, generi e formati per ogni gusto. Ci sono persone che nemmeno sanno dell'esistenza dei nuovi quartieri, qualcuna è troppo vecchia (mentalmente) per pensare di spostarsi, ma con il ricambio generazionale assisteremo ad una fuga di massa, se i vecchi quartieri non penseranno ad un ampio progetto di riqualificazione.

Credo che al Congresso dei Freelance di domani farebbero bene a discutere anche di questo, poichè c'è ancor qualcuno che non ha capito che le audience stanno traslocando.

L'immagine è di Move Daniels
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