mercoledì, luglio 18, 2007

Brand presence o brand intrusion? 


Quando parlo di Grandi Marche, lo faccio usando un tono affettivo. Sono marche che vengono scelte senza esitazione ogni giorno dalle persone.

le Grandi Marche si distinguono perchè stanno molto attente a non essere intrusive, perchè ritengono l'attenzione dei propri consumatori una risorsa scarsa.

Obiettivo delle Grandi Marche non è solo di comunicare i loro prodotti e differenziarsi dai concorrenti, ma di creare una "brand presence".

Si tratta di una presenza equilibrata che si armonizza con l'ambiente in grado di essere apprezzata.

Si dice che una donna sia veramente elegante se non si notano i suoi vestiti, ma se si può percepirne l'eleganza nel suo insieme. Parimenti un ambiente è confortevole se tutti gli elementi che lo caratterizzano (colore, stile dell'arredamento, temperatura, comfort, ecc ) appaiono nel suo insieme gradevoli per le persone che vi soggiornano.

Le Grandi Marche hanno smesso di ragionare in termini di campagne di comunicazione, perchè preferiscono oggi progettare la loro presenza di marca secondo un approccio olistico (non mi viene in mente un termine migliore).

La Coca Cola è un esempio eccellente di come una marca possa essere presente nella vita delle persone senza mai essere eccessiva o invadente. Rappresenta a torto o a ragione il simbolo della Grande Marca (ed è questo simbolo che qualche volta viene contestato, ma questo esula da questo discorso).



La settimana prossima ho in programma una serie di incontri per parlare di deep branding, di digital brand presence, ambienti digitali di brand, con alcune imprese. Sembra che questi concetti non siano più così futuribili, come poteva sembrare solo qualche mese fa. L'interesse sembra molto alto.

Tornerò sull'argomento, sempre che interessi. (Tranquilli non parlerò di Second Life)
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