Parole svuotate
Spesso ci soffermiamo a leggere un pensiero su un blog, qualcosa che conosciamo o crediamo di conoscere, perchè fa parte del nostro bagaglio culturale e con un sorriso giudichiamo in modo poco benevolo quanto abbiamo letto. Spesso dietro a parole apparentemente semplici si nascondono delle riflessioni non banali, ma noi non abbiamo il tempo e la voglia di soffermarci più di tanto. Le parole che utilizziamo sono spesso svuotate del loro significato più vero e così crediamo che questo valga per tutti.
Quando dico che in questa gara di velocità, cercando di tenere il passo allo sviluppo tecnologico, non riusciamo a prenderci il tempo di riflettere, lo credo veramente, non è una frase ad effetto.
Per il lavoro che faccio, leggo tantissimo e ho la necessità di selezionare tra l'oceano di informazioni cosa è veramente rilevante.
Due sono le cose che mi stanno aiutando nel mio lavoro in questo momento di transizione:
1) ragionare sul significato dei termini 2) rileggere i grandi classici
Le due azioni sono strettamente correlate.
Proviamo a prendere un dizionario etimologico e riflettere in profondità ad esempio sui termini ascoltare, comunicare, conversare, dare servizio ecc. Se comunicare significa mettere in comune, rendere partecipi e se ascoltare vuol dire prestare attenzione chiediamoci se:
Quando dico che in questa gara di velocità, cercando di tenere il passo allo sviluppo tecnologico, non riusciamo a prenderci il tempo di riflettere, lo credo veramente, non è una frase ad effetto.
Per il lavoro che faccio, leggo tantissimo e ho la necessità di selezionare tra l'oceano di informazioni cosa è veramente rilevante.
Due sono le cose che mi stanno aiutando nel mio lavoro in questo momento di transizione:
1) ragionare sul significato dei termini 2) rileggere i grandi classici
Le due azioni sono strettamente correlate.
Proviamo a prendere un dizionario etimologico e riflettere in profondità ad esempio sui termini ascoltare, comunicare, conversare, dare servizio ecc. Se comunicare significa mettere in comune, rendere partecipi e se ascoltare vuol dire prestare attenzione chiediamoci se:
- lo stiamo facendo davvero
- se quello che abbiamo imparato e ciò che sappiamo è ancora valido o se va rivisto alla luce dei cambiamenti in atto
- se possiamo continuarlo a fare con i mezzi che conosciamo o se ci sono nuovi mezzi che possiamo utilizzare per ottenere migliori risultati
Proviamo poi a rileggere i classici della comunicazione con uno spirito nuovo domandandoci quali sono i principi eterni, quelli da rivedere e quali totalmente obsoleti.
Solo facendo questo esercizio, riusciremo a creare un ponte tra il vecchio ed il nuovo, non creare pericolose fratture e soprattutto eviteremo di reinventare la ruota.
Solo facendo questo esercizio, riusciremo a creare un ponte tra il vecchio ed il nuovo, non creare pericolose fratture e soprattutto eviteremo di reinventare la ruota.
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