venerdì, ottobre 20, 2006

Digital Content Summit - Economist (seconda parte) 

Al Digital Content Summit, Emilio Pucci, ha descritto un mondo, quello mediale in grande evoluzione, tanto da rendere difficile ogni classificazione.

Che cosa è una media company? Quali relazioni ci sono tra connessioni e contenuti, quale lo sviluppo della convergenza tra piattaforme e device?

Emilio Pucci, ha descritto quattro processi irriversibili ed molto importanti di questa evoluzione:

  1. incremento della capacità trasmissiva a costi decrescenti
  2. diffusione crescente di banda larga fissa e mobile trainate soprattutto dalle tecnologie del risparmio come voip e filesharing più che dai contenuti
  3. interoperabilità tra reti trasmissive
  4. evoluzione convergente di hardware e software
Assistiamo oggi ad una vera rivoluzione, perchè se negli anni 80 si ha avuto uno sviluppo del mercato che ha sancito la nascita delle tv commerciali, passando dall'era della scarsità mediale a quello dell'abbondanza, questo processo era pur sempre controllato e limitato ad un numero "finito" di soggetti anche se ampio.

Oggi invece, secondo Pucci, il mercato è alterato, poichè cambia la catena del valore nei mercati televisivi e neotelevisivi e cambia anche il ruolo dei soggetti.

Sono tre i principali ambiti di cambiamento:
  1. la pubblicazione dei contenuti
  2. la comunicazione interpersonale
  3. il trattamento del documento
Il processo di convergenza ha collassato le tre funzioni che ora stanno rinnovando profondamente i mercati dei contenuti, quello delle telecomunicazioni e quello dell'accesso dando forma a nuovi sistemi di offerta di cui cominciamo a vedere i primi esempi.

Pucci si interroga su cosa sia oggi la televisione. Da tempo io ho risolto la questione, parlando di televisioni al plurale.

Continua
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