venerdì, ottobre 20, 2006

Digital Content Summit - Economist (prima parte) 

Ho partecipato come relatore al Digital Content Summit organizzato da Economist Conferences, una giornata molto intensa di analisi sul futuro dei modelli di business dei contenuti digitali.

Vorrei riportare gli interventi più significativi, scegliendo quelli di scenario, per potere successivamente fare qualche riflessione.

Nel mio intervento, che ha aperto i lavori, mi sono concentrato sulla "morte" del concetto di prime time, visto come appuntamento fisso con i media, sostituito dal concetto di my time, un mind set relativo ai momenti in cui un utente decide di prestare la sua attenzione ad un contenuto distribuito attraverso una determinata piattaforma e fruito attraverso un determinato device.

Il my time, può essere lo spazio di attesa all'aereoporto, un percorso in metropolitana oppure la pausa pranzo in ufficio.

Ho evidenziato il ruolo sempre più attivo dell'utente non solo nella fruizione dei contenuti, ma anche nella loro manipolazione (un concetto ben espresso nell'intervento di Emilio Pucci)

Ho approfondito il tema dei contenuti on demand e ho cercato di spiegare la differenza tra la convergenza tra piattaforme e device e la divergenza nei contenuti, illustrando il caso di Rifletto, progetto di comunicazione multicanale, che si rivolge attraverso la free press, il sito web e la web tv, a pubblici differenti, offrendo esperienze di fruizione differenti.

Ho concluso l'intervento con lo slogan, my time, my content my device, sottolineando l'importanza dell'analisi puntuale dei differenti contesti di fruizione.

Continua
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