Nuovi paradigmi, nuovi problemi

Questo servizio apre nuove interessantissime opportunità di distribuzione di contenuti video sulla rete, ma contribuisce anche a creare nuovi problemi.
Anche in presenza di un disclaimer che avvisa i fruitori del servizio di poter caricare in rete solo contenuti di cui si detengono i legittimi diritti, cosa succede quando un utente preleva piccolissimi spezzoni di contenuti altrui e costruisce un nuovo contenuto originale?
Prelevare pochi spezzoni di video altrui è un plagio? Se anche lo fosse, come farebbero gli utenti ad impedirlo? Se gli spezzoni sono molto piccoli come fa una "Major" a tutelare le proprie opere utilizzate per creare nuove opere?
E' la cultura del mash up, del mixing and matching che apre con servizi come quello di Motionbox anche a nuovi problemi.
Il mondo dei contenuti è in fermento, quello della pubblicità pure, ma prima o poi occorrerà affrontare seriamente su scala globale il problema dei diritti, perchè le tecnologie di digital right management, da sole, non potranno bastare per fare sviluppare nuovi mercati dei contenuti e delle nuove forme pubblicitarie.
Per queste ragioni, insisto tanto sulla necessità di formare competenze trasversali e sull'abbandono di specializzazioni troppo verticali, perchè si rischia di non essere in grado di cogliere le opportunità o di vedere i problemi nella loro globalità.
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