venerdì, giugno 23, 2006

Gli italiani a Cannes e la pubblicità digitale 

Ho letto in diverse interviste le dichiarazioni sconsolate di Raffaella Bertini giurato ai Cyberlyons di Cannes, riguardo lo stato dell'arte della creatività italiana per la comunicazione digitale. "Siamo decisamente molto indietro rispetto agli altri Paesi.", questo è il condensato del suo pensiero.

Raffaella ha tutte le carte in regola per potere esprimere un giudizio equilibrato. Non l'ho mai conosciuta personalmente, ma ho seguito a distanza i suoi eccellenti lavori, come la serie cartoons Maga Dragò, anni luce avanti rispetto alla "logica tabellare" che ancora permea l'ambiente creativo delle agenzie italiane.

Ritengo che il "problema italiano" non sia solo un problema di creatività, ma di scarsa cultura del mezzo digitale.

Il digitale è sempre stato considerato come la Cenerentola della comunicazione da parte delle nostre agenzie creative.

Nelle tre giurie in cui ho collaborato quest'anno ho avuto la stessa sensazione di Raffaella. Ma le cose possono cambiare.

Ho in cantiere una serie di iniziative, voglio ancora dare il mio piccolo contributo. Sempre che le agenzie creative si dimostrino interessate. Vorrei tanto che crescessero anche sui media digitali.

Ovviamente stay tuned
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