Che cosa è la tv?
Papà che cosa è la tv? Sembra una domanda strana, ma mia figlia, anno di fabbrica 2002, non ha quasi mai visto un programma di flusso in televisione.
Cresciuta mediaticamente con DVD, videocassette e ora Internet, fatica a comprendere che un programma televisivo abbia un inizio ed una fine, vada in onda ad un tempo stabilito da qualcun'altro e che non possa essere rivisto quando si vuole.
Mia figlia non è un eccezione, fa parte della nuova generazione di consumatori digitali.
Da una ricerca svolta da Jeffrey Cole della Anneberg School dell'Ucla, dal titolo "Surveying the Digital Future, (qui i riferimenti) si è arrivati a stimare che entro il 2010 i media digitali rappresenteranno l'80% del tempo speso dagli adolescenti americani.
Molte ricerche dimostrano che i giovani, continuano a vedere la televisione, infatti i consumi televisivi non diminuiscono, ma i modelli di fruizione si stanno modificando drammaticamente.
Come ci fa notare Lynette Web (che ha idealmente rappresentato nell'immagine che vedete i risultati della ricerca), esplorare il web con un motore di ricerca come Google, vedere un video su YouTube e poi commentarlo usando Skype, rivedere le proprie serie televisive registrate sul Tivo, scaricare mp3 su un device portatile sono attività quotidiane per molti giovani oggi, nel 2010 lo saranno ancora di più. (Considerando che non possiamo nemmeno lontanamente prevedere il panorama mediale che si presenterà fra cinque anni).
Quando mia figlia mi dirà fra cinque anni che ha voglia di guardare un po' di televisione, non sono del tutto sicuro di sapere che cosa avrà realmente in mente.
Faremmo meglio a prepararci.
Cresciuta mediaticamente con DVD, videocassette e ora Internet, fatica a comprendere che un programma televisivo abbia un inizio ed una fine, vada in onda ad un tempo stabilito da qualcun'altro e che non possa essere rivisto quando si vuole.
Mia figlia non è un eccezione, fa parte della nuova generazione di consumatori digitali.
Da una ricerca svolta da Jeffrey Cole della Anneberg School dell'Ucla, dal titolo "Surveying the Digital Future, (qui i riferimenti) si è arrivati a stimare che entro il 2010 i media digitali rappresenteranno l'80% del tempo speso dagli adolescenti americani.
Molte ricerche dimostrano che i giovani, continuano a vedere la televisione, infatti i consumi televisivi non diminuiscono, ma i modelli di fruizione si stanno modificando drammaticamente.
Come ci fa notare Lynette Web (che ha idealmente rappresentato nell'immagine che vedete i risultati della ricerca), esplorare il web con un motore di ricerca come Google, vedere un video su YouTube e poi commentarlo usando Skype, rivedere le proprie serie televisive registrate sul Tivo, scaricare mp3 su un device portatile sono attività quotidiane per molti giovani oggi, nel 2010 lo saranno ancora di più. (Considerando che non possiamo nemmeno lontanamente prevedere il panorama mediale che si presenterà fra cinque anni).
Quando mia figlia mi dirà fra cinque anni che ha voglia di guardare un po' di televisione, non sono del tutto sicuro di sapere che cosa avrà realmente in mente.
Faremmo meglio a prepararci.
4 Comments:
Un appunto di colore, al posto del simbolo di explorer avrei messo quello di Firefox, dagli ultimi dati in mio possesso, che avevo anche pubblicato su nippi.it, chi usa e userà explorer sarà sempre meno gente...
Per me la tv furtura è trasmissione di pacchetti su ip visibile su PC/Mac/TV/Combo/PDA/Mobile.... addio vecchia antenna addio DTT
Ciao
Matteo Lazzari
Si Matteo, tu hai ragione, ma chi ha preparato questa slide, voleva rappresentare in generale il concetto di browsing su internet. Ha utilizzato Explorer sicuramente perchè è più conosciuto rispetto a Firefox, almeno questa è la mia personale interpretazione. Rimane comunque una tendenza consolidata che porta ad una "ridistribuzionen dei consumi mediali".
Maurizio, quali ad oggi sono le eipotesi più accreditate circa le "quote" di ciascun "viewer" ? Continuo a essere davvero incredulo sul futuro del video su cellulari e PDA...
Quello della mobile tv è una grossa incognita. Sull'argomento ci sono opinioni molto discordanti, troppo.
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