martedì, settembre 05, 2006

Alla ricerca di una ventata di freschezza 

Facciamo autocritica, facciamo un passo indietro. Il marketing controlla i contenuti, le campagne di comunicazione e molto spesso soffoca la creatività.

Non fraintendetemi, io sono per la misurazione, per l'analisi scientifica, ma sono un po' preoccupato dallo stato dell'arte della creatività della comunicazione nel nostro Paese.

Oramai non guardo quasi più la televisione, se non sporadicamente qualche film o documentario e le notizie, mentre sono sempre più affascinato dai contenuti generati dagli utenti.

Alcuni di essi sono molto godibili, anche se un po' naif, proprio quello di cui abbiamo bisogno........

una ventata di aria fresca.

L'immagine è tratta dal sito Creative Dust

1 Comments:

Blogger Unknown said...

Non tanto il marketing, quanto i marketer e i dirigenti.

Sambra che tutti adesso pensino al breve periodo, trasformato a dire il vero in un immediato-perdiodo, senza badare al medio e ancor meno al lungo periodo. Ma i pubblicitari lavorano su "dovete avere pazienza, i risultati arriveranno", stronzate!

Oggi si cerca di vendere pubblicità e non prodotti, brand. La star strategy di Saguela ha rintronato i creativi italiani (ma non solo, poiché anche lord Maurice Saatchi dichiara defunta la pubblicità - dichiarazione che tra l'altro non giova a nessuno e sarebbe meglio smettere di fare stupidi proclami obitoristici).

La pubblicità è una forma di comunicazione che serve ad alimentare le vendite e troppo spesso ci si dimentica di questo punto fondamentale...

Caro Maurizio, sarebbe il caso di aprire questo dibattito in Italia. Dal mio piccolo e povero punto di vista la pubblicità deve riscoprire la programmazione nel medio-lungo periodo, senza disattendere le vendite nell'immediatezza, ma non deve vendere solo brand, sogni, deve vendere prodotti e far rientrare dalle spese i clienti.

Conosco aziende che hanno investito milioni di euro e che non hanno avuto nessun ritorno, ne nell'immediato e tanto meno nel lungo periodo. Questa è la peggiore pubblicità che si possa fare la pubblicità, grazie ai nostri colleghi... far buttare al vento milioni di euro è uno spreco incredibile e indicibile...

Insomma, Maurizio, qui non c'è bisogno di freschezza, ma solo di tornare a vendere quello che i clienti ci chiedono di vendere.

Troppa accademia, hai ragione, e poca praticità.

Scusami per il lungo intervento ma è un argomento che ho molto a cuore e che abbiamo anche discusso a "creatives are bad".

saluti e complimenti,
Luca Oliverio

6/9/06 15:23  

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