giovedì, ottobre 29, 2009

Experience Design 



E' possibile modificare i comportamenti delle persone, analizzandone l'esperienza nei diversi momenti di una giornata, al fine di renderla più piacevole.

L'experience design è ancora agli albori e ha vastissime opportunità di impiego.

Stiamo organizzando un corso sulla Tourist Design Experience, che sarà pronto agli inizi del 2010.

I vantaggi della focalizzazione distribuita 


Da tempo sono un fervido sostenitore della fine dell'era del manicheismo culturale e delle contrapposizioni (destra-sinistra, generalista-specialista, creativo-metodologo).

Stiamo vivendo in un'era caratterizzata da una crescente complessità, per questo i modelli lineari del pensiero sono entrati fortemente in crisi.

I mercati sono profondamente cambiati in pochissimi anni e richiedono una forte specializzazione al fine di creare proposte di valore fortemente focalizzate, ma al contempo una visione ampia e a 360 gradi in grado di rilevare i principali segnali deboli, che possano consentire di anticipare leggeremente (non troppo) le tendenze in atto, per poter definire il migliore time to market per una nuova proposta di valore.

Come si può coniugare specializzazione e visione olistica, quale trade off tra generale e particolare? Questo è il grande tema per le aziende che vogliono competere oggi nei mercati globali.

La risposta che io propongo è ciò che ho definito la "focalizzazione distribuita", si tratta di creare un ambiente fertile per favorire lo sviluppo di robuste competenze in aree precise e ben circoscritte, ma anche di creare un processo di condivisione di queste competenze, con lo scopo di permettere la diffusione di nuove competenze attraverso processi di ibridazione attraverso la collaborazione .

Se questo concetto (non nuovo) può essere condivisibile sul piano teorico, poiché nessuna entità (impresa, organizzazione, ente) è in grado oggi di lavorare in modo indipendente ed autonomo, ma deve trovare forme di collaborazione, trova invece forti resistenti nella sua applicazione. La collaborazione implica una perdita di controllo e questo per molte persone è inaccettabile.

Ho avuto modo recentemente di partecipare come docente al TTG Lab alla fiera del Turismo di Rimini, dove ho presentato sei workshop in due giorni, su temi legati al turismo, ma anche diversi fra loro. Nel contempo ho preparato altri due workshop per altri settori merceologici. Non sarebbe mai stato possibile se non utilizzando un approccio a network sulla ricerca e sviluppo su nuovi temi del marketing strategico con altre persone dal background completamente differente dal mio.

La società di consulenza di cui sono partner, è organizzata a network. Stiamo creando innovazione mettendo insieme metodologie del Knowledge Management con processi del pensiero creativo per lo sviluppo di nuove idee, stiamo lavorando su nuovi modelli della promozione digitale mettendo insieme le comunità di videomaker con esperti di tecnologie dell'informazione, per citare alcuni progetti su cui stiamo lavorando, ma stiamo soprattutto creando reti di imprese.

Si stanno definendo nuovi mercati dalle potenzialità straordinarie, che richiedono nuove competenze distintive e differenzianti. Occorre però fuggire dal rischio di un eccesso di specializzazione, perchè fa perdere la visione di insieme. (Se sei un martello l'unica cosa che vedi sono chiodi).

Ci sono oggi ampie possibilità per far sviluppare nuovi mercati nell'ambito della comunicazione, del marketing, ma come è stato fatto notare allo IAB FORUM 2008, mancano i presupposti per la creazione di una nuova filiera e quindi di una nuova catena del valore.

La realtà dei fatti dimostrerà a brevissimo, se la logica dell'integrazione verticale o della mera esternalizzazione sarà ancora vincente oppure no. Io non ne sono per niente convinto.

mercoledì, ottobre 28, 2009

L'orientamento al cliente 

In una presentazione all'Associazione Italiana Marketing, Andrea Rossi, ha illustrato il modello di innoVacting per favorire i processi di sviluppo dell'empatia in azienda.

Alcune considerazioni:
  • molte aziende si dichiarano orientate al cliente, ma non lo sono di fatto
  • non basta lavorare su valori, sulla cultura e sui processi, occorre anche agire profondamente sull'empatia in azienda, considerando il fattore umano quale elemento centrale
  • l'orientamento al cliente non è in contrasto con la profittabilità, al contrario
  • non occorre reinventare nuove discipline del marketing
  • la vera sfida dei programmi di customer satisfaction riguarda l'utilizzo delle informazioni raccolte per migliorare i processi interni
  • comprendere i clienti senza coinvolgimento non è sufficiente
  • sentire solidalmente è la chiave per una comprensione profonda
  • sono i dettagli a fare la differenza nel processo esperienziale dei clienti
  • agire consapevolmente, significa rivedere il ruolo di un'impresa nell'ambiente in cui opera a 360 gradi ed essere disponibili a mettere la propria organizzazione costantemente in discussione
Forse il concetto di "umanità dell'azienda" può apparire retorico, ma è solo dal ritorno alla centralità delle persone che si potrà creare nuovo valore per l'azienda e per i suoi diversi stakeholder.

martedì, ottobre 27, 2009

L'azienda customer driven 

Da sempre il marketing mette il cliente al centro, ma solo nei manuali e nei testi di divulgazione, perchè in realtà sono pochissime le aziende che lo fanno davvero.

Non si tratta di implementare solo strategie e strumenti di ascolto, ma di sviluppare soprattutto un cambiamento culturale in grado di creare un ambiente per sviluppare l'empatia nei confronti dei clienti.

L'empatia è un concetto complesso, alcuni autori hanno provato a darne una definizione:

  • William Ickes: "The ability to infer the specific content of another person's thoughts and feelings" (1997, s. 3). Source: Ickes, W. (1997). Empathic accuracy. New York: Guilford Press.
  • Jean Decety: "The ability to experience and understand what others feel without confusion between oneself and others" (Decety & Lamm, 2006, p. 1146). Source: Decety, J., & Lamm, C. (2006). Human empathy through the lens of social neuroscience. The Scientific World Journal, 6, 1146-1163
  • M. O´Hara: “It is a way of perceiving and knowing and a way of being connected to other consciousnesses by which individual human beings gain access to the inner worlds of other individuals and to the workings of relationships, and whole ecologies, of which they are but parts.” (1997, p. 303-304). Source: O’Hara, M. (1997). Relational empathy: Beyond modernist egocentrism to postmodern holistic contextualism. In A. C. Bohart & L. S. Greenberg (Eds.), Empathy reconsidered: New directions in psychotherapy (p. 295-319). Baltimore: United Book Press

Empatia: Capacità di comprendere lo stato d'animo e la situazione emotiva di un'altra persona, in modo immediato, prevalentemente senza ricorso alla comunicazione verbale. Il concetto ha trovato applicazione, alla fine del 20° sec., nella cd. 'psicologia del sé' di H. Kohut, per la cura della patologia narcisistica.

Le diverse discipline che si sono sviluppate intorno al marketing strategico devono tenere in considerazione il fattore H (Human Factor), da cui non possono più prescindere.

Andrea Rossi, ha sviluppato per innovActing, società di cui sono partner un modello di lavoro, per favorire processi di sviluppo dell'empatia in azienda.

Il modello è suddiviso in quattro pilastri:
  • L'ascolto attivo
  • La comprensione profonda del cliente
  • La diffusione della sensibilità alle persone
  • Lo sviluppo di un piano di azione consapevole
Non si tratta di sviluppare nuove teorie o discipline, ma di integrare quelle esistenti secondo un approccio realmente "human centered".

In prossimi post vorrei approfondire l'argomento.

domenica, ottobre 25, 2009

Rapid Eye Movement 

Rapid Eye Movement from POWSKII on Vimeo.


Rapid Eye and then slow down. Try to understand.

venerdì, ottobre 23, 2009

Vodaphone Simphonya 



Quando la vera creatività riesce a veicolare bene un messaggio.

In Bb 2.0 

sabato, ottobre 17, 2009

From Cool to Good: il videobrief 



Il regolamento del concorso lo trovate qui.
I vostri giudizi sul video, sono molto graditi ;)

mercoledì, ottobre 14, 2009

TTG Fiera 2.0 


Le fiere devono cambiare pelle, non possono continuare a limitarsi a vendere spazi, per questo osservo con attenzione il processo di trasformazione di TTG Incontri, la principale fiera del turismo B2B, (che avrà luogo il 16, 17, 18 ottobre a Rimini), che dopo avere lanciato quest'anno il TTG LAB un grande progetto di formazione che prevede 100 workshop sui temi più attuali e innovativi legati al turismo, ha aperto al Social Networking. (Disclaimer - Sono coinvolto nel progetto TTG LAB come formatore, presentando in questa edizione, cinque workshop)

TTG Incontri, molto intelligentemente e in modo lungimirante ha deciso di non "monopolizzare la conversazione", ma di offrire ospitalità a tutti gli operatori che sono oggi attivi nei diversi Social Network per conversare sui temi del turismo. L'idea nasce un po' per caso da Francesco Granese, che in collaborazione con il TTG e il sito Travelpeople, ha organizzato un evento di Networking.

GENTI DI VIAGGIO: QUELLI DI FACEBOOK SI (RI)CONOSCONO!!
Conoscersi, ma anche come farsi conoscere o (ri)conoscere attraverso i Social Media

L'appuntamento è fissato al T.box padiglione C2, la domenica 18 ottobre, dalle ore 9,45 alle 12.30

Questo è il programma:

9,45 – 10,15 Colazione con gli agenti… e TTG che presenta TravelTradeItalia.
Risveglio muscolare… con cornetti e risveglio mentale… con tanto caffè ) Parola d'ordine: (ri)conosciamoci

Nel mentre: iscrizione al TAG, il Social Game di TravelPeople ideato per il raduno degli Agenti di Viaggio con premiazione immediata al termine dell’incontro - TAG ovvero Travel Agent’s Game

10,15 -11,00 - Francesco Granese e Nuccia Faccenda, e con la partecipazione di tutti i presenti, a ruota libera su cosa fare e cosa non fare sui social network - Community First: il manifesto per l’uso dei Social Network

11,15 – 11,45 Paolo Mezzina (Fondatore TRAVELPEOPLE.it – Presidente SLASH)
Promuovere se stessi nell’era del web 2.0 : Online Personal Branding. Dal raccontare online al far vendere offline, ovvero dal Social al Commercial Network: TravelPeople.it

11,45 – 12,15 Massimo Manoni (Marketing Manager SAME ITALY – GSA Meridiana). Il canale Web per il GSA - Il valore dell’informazione real time per il TRADE - Il valore della community: si ritorna alla piazza

12,15 – 12.30 Domande, Risposte e Chiusura con premiazione vincitori del TAG (Social Game di travelpeople.it )

Si parlerà di Facebook, cosa fare, cosa non fare, come gli agenti di viaggio sono presenti, cosa fanno, che utilità ne hanno. Come usare in modo appropriato i Social Network. Come promuovere ed enfatizzare la propria competenza ed esperienza di agente di viaggio attraverso il Web 2.0. Come comunicare, dare informazioni e restare in contatto con gli agenti: il valore della community per Same Italy, il GSA del gruppo Meridiana.


Già due anni fa TTG Incontri, si è resa disponibile nei confronti dei temi della Comunicazione dal Basso, ospitando il TravelCamp organizzato tra le altre persone da Paolo Zaccheo.

Ho conosciuto Nuccia Facenda, quando proprio due anni fa tenni la mia prima conferenza sul Travel 2.0, da allora lei si è molto appassionata sul tema ed è diventata molto attiva sul Social Web, dando una dimostrazione concreta, che il ruolo dell'agente di viaggio è destinata a rimanere ancora di primo piano, nell'universo del turismo, se saprà evolvere e diventare una sorta di Caronte, per guidare il viaggiatore nella scelta tra le tantissime offerte anche offerte in rete.

Gli sponsor hanno reso possibile questo evento e hanno assunto il ruolo di abilitatori, se avranno la capacità di non fare interventi autoreferenziali e parlare troppo dei loro prodotti, dimostreranno che questo genere di iniziative possono avere delle ricadute di immagine e di business per loro anche molto interessanti.

Qui la pagina di Facebook per tutti quelli che vogliono partecipare.

martedì, ottobre 13, 2009

Comunicare nell'era dei Social Media e Social Network 


Comunicare nell'era dei Social Media e Social Network, è il titolo del mio quinto workshop che terrò il giorno 17 ottobre alle ore 11.00 in sala RAVEZZI 2 al TTG LAB, organizzato dalla Fiera TTG INCONTRI a Rimini.

Dai Social Media al Lifestreaming, parleremo di nuove opportunità di comunicazione turistica, concentrandoci sugli strumenti e sulle pratiche meno conosciute.

Non ho segnalato i miei workshop in ordine di orario, visto che quello da me indicato come quinto in realtà avrà luogo prima del quarto. Gli orari aggiornati sono indicati nel sito di TTG INCONTRI.

E' stata per me una grande fatica preparare cinque workshop, ma spero che possano risultare interessanti per gli operatori che decideranno di partecipare.

lunedì, ottobre 12, 2009

Lusso e Turismo, che cosa è, come venderlo? 


Lusso e Turismo, che cosa è, come venderlo? E' il titolo del mio quarto workshop che terrò il giorno 17 ottobre alle ore 13.00 in sala CEDRO al TTG LAB, organizzato dalla Fiera TTG INCONTRI a Rimini.

Cercherò di illustrare alcune modalità per ripensare il concetto di lusso nel turismo nell'era della lunga coda.

Le informazioni sulle iscrizioni si trovano qui.

Ci vediamo eventualmente a Rimini.

Marketing Territoriale Digitale: l'evoluzione della competizione online dei Territori 


Marketing territoriale digitale: l’evoluzione della competizione digitale dei Territori è il titolo del mio terzo workshop che terrò il giorno 16 ottobre alle ore 15.00 in sala ABETE al TTG LAB, organizzato dalla Fiera TTG INCONTRI a Rimini.

Cercherò di fornire qualche elemento di riflessione sulle strategie di differenziazione per la costruzione di una presenza online per una destinazione turistica.

Le informazioni sulle iscrizioni si trovano qui.

Stay Tuned.

Web 2.0: dalla teoria alla reale implementazione per il Turismo 

Web 2.0: dalla teoria alla reale implementazione per il turismo è il titolo del secondo workshop che terrò il giorno 16 ottobre alle ore 12.00 in sala Diotallevi 1 al TTG LAB, organizzato dalla Fiera TTG INCONTRI a Rimini.

Parlerò degli strumenti dell'evoluzione delle Strategie del Travel 2.0.

Dal Web 2.0 al Travel 2.0: una ricognizione sull'evoluzione dei servizi turistici sul web in ottica collaborativa.

Le informazioni sulle iscrizioni si trovano qui.

Se l'argomento ti interessa, eventualmente ci vediamo in Fiera.

Social Media Competitive Intelligence 


Usare i social media per l’analisi dell’ambiente competitivo e per il monitoraggio delle tendenze deboli è il titolo del workshop che terrò il giorno 16 ottobre alle ore 11.00 in sala Diotallevi 1 al TTG LAB, organizzato dalla Fiera TTG INCONTRI a Rimini.

Parlerò degli strumenti di Social Media Intelligence per il Turismo e di come impostare una ricerca creativa delle informazioni.

Obiettivo del workshop è l'analisi delle opportunità di utilizzo degli strumenti del Web collaborativo per l'analisi dell'ambiente competitivo e per l'analisi delle tendenze per il settore turistico.

Le informazioni sulle iscrizioni si possono trovare qui

Eventualmente ci troviamo li.

domenica, ottobre 11, 2009

Mondi a confronto 



Molto bella l'idea di trasformare questo contradditorio in un trailer per la promozione di PubblicitàX - Lucca Advertising Festival 2009.

Alex Badalic, noto copywriter, strategic planner, grande esperto di comunicazione in rete, ha avuto la geniale idea di sfruttare la contrapposizione tra mondo "tradizionale" della comunicazione e mondo "digitale", per sviluppare quel dibattito che ancora non c'è stato sulla trasformazione del ruolo delle agenzie di comunicazione.

Mi auguro che il mondo della pubblicità non osservi questo evento con sufficienza, perchè il fenomeno del crowdsourcing sarà nel futuro sempre più importante, purchè gestito con capacità e professionalità.

venerdì, ottobre 09, 2009

From Cool to Good 

Venerdì 16 Ottobre alla fiera TTG Incontri di Rimini avverrà la presentazione ufficiale della “Campagna sociale sul Turismo Responsabile” promossa da Ermes.net e Mondial Assistance per sensibilizzare il pubblico sui principi del turismo responsabile, sperimentando le moderne tecniche di comunicazione della tecnologia interattiva e del web 2.0.

Il progetto è stato ideato da Ermes.net , il portale del turismo responsabile e sostenibile, e nasce dalla naturale confluenza delle esperienze dei due soggetti promotori: Mondial, leader nel settore assicurativo di viaggio e promotore di un “Vademecum del Turista Responsabile”, ed Ermes, portale specializzato nella promozione di contenuti legati al turismo consapevole attraverso canali interattivi.

Il fulcro della Campagna è rappresentato da un contest video: gli utenti sono invitati a partecipare producendo video ispirati ai principi espressi nel “Vademecum del Turista Responsabile”.

Potranno essere iscritti al concorso prodotti elaborati in video, animazione grafica o un mix delle due. I video verranno raccolti tramite il portale www.ermes.net e diffusi attraverso molteplici canali di distribuzione: social network, web tv e canali satellitari. I migliori, valutati da una giuria di esperti e direttamente dal pubblico web, consentiranno agli autori di partecipare ad esperienze di turismo responsabile.

La campagna è sostenuta da Mondial Assistance grazie allo stanziamento di 2 euro per ogni polizza venduta attraverso il portale www.e-mondial.it. Il progetto va ad inserirsi all’interno di una strategia che il gruppo assicurativo sta portando avanti dall’inizio del 2008, rivolta alla sensibilizzazione sulle problematiche del turismo responsabile e alla realizzazione di progetti di turismo sostenibile, come il progetto “Canaçari” che coinvolge le comunità tradizionali del Médio Rio Amazonas, in Brasile.

Se sei un videomaker o conosci qualche videomaker aiutaci a diffondere l'informazione su questo contest.

Stay Tuned.

mercoledì, ottobre 07, 2009

Il nuovo vantaggio competitivo 

Il professor Gianni Degli Antoni continua ad essere una fonte inesauribile di ispirazione. Ogni sua affermazione spesso è stata compresa solo a distanza di tanti anni.

Mi ha particolarmente colpito il suo articolo odierno sulla sua rubrica dal titolo Universale sul quotidiano (free press) E Polis.

La complessità è il cambiamento continuo sono due elementi che caratterizzano le società in cui viviamo oggi. Abbiamo tanto bisogno di specialisti, ma soprattutto in ogni ambito professionale di una nuova categoria di analisti che qualcuno ha definito i generalisti creativi.

Queste professionisti hanno le competenze per "deframmentare la molteplicità di messaggi che i media fanno pervenire a tutti.

Il professor Degli Antoni, svela la ricetta non solo per ottenere un vantaggio competitivo, ma semplicemente per sopravvivere: capire i nessi fra i frammenti che ci pervengono. La conoscenza sui nessi ci aiuterà a deframmentare ciò che i media frammentano.

La scuola, l'università, l'organizzazione delle imprese dovrà mutare per far emergere questo nuovo genere di professionisti, con una visione estesa, pluridisciplinare e creativa al contempo, in grado di interpretare ed anticipare i mutamenti in atto.

martedì, ottobre 06, 2009

Il grande caleidoscopio della comunicazione 

Sound Design for 'Video Art' by Gyu Kim from Johannes Oesterle on Vimeo.

Osserva con attenzione i particolari, ma non ti dimenticare mai di avere una visione di insieme.

L'omologazione del marketing non convenzionale 


Sembra che tutti i principi del marketing tradizionale siano da buttare. Nelle sale riunioni di qualche agenzia di comunicazione si sente proporre al cliente sempre più frequentemente "una campagna di comunicazione non convenzionale".

Il termine a me non è mai piaciuto, anche se qualche volta "ho dovuto subirlo" in qualche progetto di formazione, perchè come è noto, così è più "catchy".

E' un termine poco preciso e fuorviante. Si può parlare di marketing non convenzionale, quando ci si riferisce oggi all'utilizzo crescente dei Social Network, alla creazione di Fan Pages su Facebook o alla progettazione di "video virali" come strumenti per ottenere visibilità tout court?

L'ironia sta nel ritrovare in rete una serie di azioni tutte uguali, ma assolutamente non convenzionali, una sorta di omologazione non convenzionale.

La confusione è spiegabile dal fatto che non esistono strategie vincenti o modelli validi per tutte le stagioni, ma i clienti vogliono o vorrebbero certezze che non possono avere, da queste esigenze spesso nascono le proposte del "famolo strano", che in questo particolare momento di mercato ha un certo appeal nei confronti di alcuni clienti, purchè sia rigorosamente "low bugdget".

Si allargano le competenze necessarie per chi deve gestire campagne di comunicazione che diventano sempre più complesse. Modelli di comunicazione diversi coesistono all'interno della stessa campagna e richiedono uno sforzo di aggiornamento costante, quasi in tempo reale.

Se il marketing non convenzionale è il ricorso a tattiche volte ad ottenere visibilità velocemente e con relativamente pochi investimenti, avrà vita breve, se invece è il continuo rovesciamento delle regole del gioco attraverso il pensiero laterale, allora non c'è niente di nuovo, perchè il buon comunicatore questo l'ha sempre fatto.

sabato, ottobre 03, 2009

I got a feeling 



Quando si parla di engagement...
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