sabato, febbraio 28, 2009

No more blues 



Un bellissimo dance mashup di Matthias Heuermann, tutto da gustare con musica arrangiata da Quincy Jones su un pezzo di Joao Gilberto.

Listening to you - Visual Remix 



Il brano Listening to you, tratto dal capolavoro degli Who, Tommy, remixato magistralmente da Youd Kei, con l'aggiunta di immagini girate e montate da Olga Vanoncini e Yonatan Rukhman

giovedì, febbraio 26, 2009

Il Movie Mashup come palestra creativa per la progettazione di nuovi format per la rete 



Da tempo da questo blog rifletto sull'uso creativo del mashup come strumento per la sperimentazione di nuovi format.

Dalla musica, ma anche dal mondo del cinema vengono nuove idee da cui poter attingere. e trarre ispirazione. Del trailer mashup ho già avuto modo di scrivere e vorrei tornare ad occuparmi del mashup a sfondo cinematografico per proporre un nuovo esercizio creativo: la decontestualizzazione.

Siamo abituati a pensare al mashup video come alla creazione di un nuovo contenuto a partire da due o più contenuti esistenti opportunamente remixati.

Un'altro modo di pensare al mashup è la creazione di un nuovo contenuto a partire da un contributo di immagini preso da una fonte ed un contributo sonoro preso da una seconda fonte, come nel caso di questo mashup che inserisce un dialogo estratto dal film Clerks in una scena tratta dall'opera cinematografica la vendetta dei Sith.

"Decontestualizzare significa togliere dal contesto originale, magari una frase, un paragrafo, un immagine, per poi inserirla nel proprio testo e sfruttarla per confermare la propria tesi. Qualsiasi testo prevede la ripresa di discorsi altrui, non esiste opera originale al cento per cento. (Fonte: Media Flue).

La decontestualizzazione spesso, altro non è che una strumentalizzazione di un pensiero altrui per i propri fini, ma quando viene usata come tecnica creativa per

La decontestualizzazione e la conseguente ricontestualizzazione permettono una rilettura di un racconto con uno sguardo nuovo, come mostra l'esempio della rilettura del celebre film Mary Poppins in chiave Horror (via Media Flue)



La creazione di un mashup video è la modalità più semplice, efficace ed economica per sperimentare nuove tecniche espressive e per sondare le reazioni degli utenti in rete anche se attraverso un processo empirico i cui risultati devono essere sempre osservati con cautela.

Nel momento in cui le imprese si accingono a sperimentare nuove forme di comunicazione attraverso lo storytelling, un lavoro di ricerca sui format diventa assolutamente necessario.

In prossimi post proverò descrivere altre modalità per un utilizzo creativo del mashup come tecnica sperimentale per il processo di ideazione di nuovi format per la rete.

mercoledì, febbraio 25, 2009

Quando la tv è a corto di idee 

Quando la tv è a corto di idee, può sempre pescare contenuti dalla rete.



Non è una novità, ma si stanno moltiplicando i format costruiti intorno ai contenuti user generated. (Qui la seconda parte di una puntata dello show di Tyra Banks)



In molti casi portare sul piccolo schermo contenuti, personaggi, situazioni che hanno una loro precisa logica in rete senza alcun lavoro di "adattamento del format!, significa snaturare l'esperienza di fruizione, perché la coach tv e gli audiovisivi di rete hanno logiche che spesso possono divergere.

Sono invece ancora molto rari i format televisivi realmente crossmediali.

Il brand secondo Skype 


Ringrazio moltissimo Enrico Noseda per la sua interessantissima testimonianza sul fare branding secondo Skype, che ha destato l'interesse dei partecipanti all'incontro allo IULM.

Quanto ci ha raccontato Enrico è raccolto in due documenti che Skype ha pubblicato e che riassumono molto bene i valori, la filosofia e la cultura di corporate di Skype.

Il primo documento riassume la vision di Skype


Il secondo documento riassume lo stile di comunicazione di Skype


Skype è un brand che nasce e vive in rete e sicuramente un caso di successo da cui possiamo imparare.

martedì, febbraio 24, 2009

Seconda conferenza di e-branding allo IULM 


CICLO DI CONFERENZE DI E-BRANDING ALLO IULM
SECONDO INCONTRO 25 febbraio 2009
IULM 1 - Aula 144 - quarto piano

COSTRUIRE UN BRAND COLLABORATIVO

ENRICO NOSEDA Business Development Director Skype


TRASCRIZIONE DEL LIVE BLOGGING


  • 4:15 PM: maueebaby L'apertura della conferenza è prevista per le ore 15.00 sempre in aula 144

  • 4:15 PM: maueebaby

  • 9:16 AM: Roberto Peraboni Stiamo per cominciare

  • 9:17 AM: Roberto Peraboni Stiamo organizzando lo skypecast, spero non ci siano problemi di connessione

  • 9:24 AM: Roberto Peraboni CICLO DI CONFERENZE DI E-BRANDING ALLO IULM
    SECONDO INCONTRO 25 febbraio 2009
    IULM 1 - Aula 144 - quarto piano

    COSTRUIRE UN BRAND COLLABORATIVO

    Interviene ENRICO NOSEDA Business Development Director Skype

  • 9:26 AM: Roberto Peraboni

  • 9:31 AM: Roberto Peraboni L'evento sta per iniziare anche in diretta audio su Skype, per partecipare basta contattare maueebaby su Skype

  • 9:31 AM: Roberto Peraboni Maurizio Goetz introduce i temi dell'evento, social media, Skype marca collaborativa, e infine le domande del pubblico

  • 9:32 AM: Roberto Peraboni Noseda: la mia presentazione sarà sul modo di pensare al branding di Skype, ma avremo molto spazio per le domande

  • 9:33 AM: Roberto Peraboni Noseda: skype ha piu' di 405milioni di utenti, in tutti i paesi del mondo

  • 9:33 AM: Roberto Peraboni Noseda: è difficile definire cosa fa skype, o cos'è esattamente. Non è semplice come spiegare cos'è un telefonino, o un blackberry...

  • 9:34 AM: Roberto Peraboni Noseda: skype è uno strumento di comunicazione integrato. Messenger, video comunicazione, scambio di file. Nasce per fare chiamate gratuite, è diventato uno strumento per conference call, è anche una voice mail, funziona su molte piattaforme e device

  • 9:35 AM: Roberto Peraboni Noseda: tutto tranne le chiamate e gli sms è assolutamente gratis.

  • 9:36 AM: Roberto Peraboni Noseda presenta gli istogrammi di crescita di Skype, dal 2004 con circa 20milioni di utenti, a oggi, con 405 milioni di utenti.

  • 9:36 AM: Roberto Peraboni Noseda: una crescita non lineare, assomiglia a una crescita esponenziale

  • 9:37 AM: Roberto Peraboni Noseda: skype è uno dei driver principali per la penetrazione di internet in molti paesi, come ad esempio la Polonia

  • 9:38 AM: Roberto Peraboni Noseda intende presentare le leve con cui Skype è riuscito a ottenere questi risultati

  • 9:38 AM: Roberto Peraboni Noseda: quali sono i motivi del nostro successo? Quali sono le dinamiche che muovono skype verso il successo?

  • 9:39 AM: Roberto Peraboni Noseda: ogni quarter in rete circolano 20 miliardi di minuti di telefonate. In quattro anni si sono moltiplicati di quattro volte e mezzo

  • 9:40 AM: Roberto Peraboni Noseda: oggi siamo l'8% dei minuti di chiamate internazionali al mondo. L'8% 5 anni fa non esisteva. Un minuto di chiamate su Skype costa 2 cent verso tutto il mondo. Lo stesso minuto su un operatore internazionale costa 100 volte di più

  • 9:41 AM: Roberto Peraboni Noseda: Il vantaggio offerto alla base utenti è rappresentato dall'abbatimento dei costi rispetto al passato

  • 9:42 AM: Roberto Peraboni Noseda: di conseguenza nei paesi dove c'è maggiore sensibilità al prezzo Skype ha più successo in quanto il basso costo di chiamata unisce la possibilità di collegare paesi molto distanti

  • 9:42 AM: Roberto Peraboni Noseda: c'è un'enorme differenza tra il mondo delle comunicazioni di qualche anno fa a quello moderno

  • 9:42 AM: Roberto Peraboni Noseda: il telefono era, ed è tuttora un oggetto dedicato su una linea dedicata. Linea scavata per far funzionare degli hardware ad hoc per un network

  • 9:43 AM: Roberto Peraboni Noseda: tutto questo è stato un enorme sforzo

  • 9:43 AM: Roberto Peraboni Noseda: un discorso simile vale per i cellulari

  • 9:44 AM: Roberto Peraboni Noseda: nel mondo dei pc il discorso era simile, i pc erano elaboratori, macchine, che permettono di rendere veloci delle operazioni. Oggi questi due mondi si integrano. Il mondo delle TCL e il mondo dei PC convergono

  • 9:45 AM: Roberto Peraboni Noseda:oggi un pc, è diventato grazie al software uno strumento per comunicare

  • 9:45 AM: Roberto Peraboni Noseda:anche se non era stato pensato per diventare uno strumento di comunicazione

  • 9:47 AM: Roberto Peraboni Noseda: il vantaggio di skype è che il software si può integrare su qualsiasi strumento multimediale, dal pc alla macchina alla TV al frigorifero

  • 9:47 AM: Roberto Peraboni Noseda: non c'è più un senso di avere strumenti dedicati per qualcosa

  • 9:48 AM: Roberto Peraboni Noseda: Skype ha questo obiettivo, essere presenti ovunque, in ogni momento, con qualsiasi device

  • 9:48 AM: AAA Copywriter Vero

  • 9:48 AM: Roberto Peraboni Noseda: ci stiamo muovendo verso il mondo dell'entertainment, non strumenti di comunicazione, come PSP ecc.

  • 9:49 AM: Roberto Peraboni Noseda: vogliamo essere sempre più presenti sul web, come dimostra ad esempio il nostro accordo con MySpace

  • 9:49 AM: Roberto Peraboni Noseda: strategia per il 2009: innovazione di prodotto, servizio a pagamento, piattaforme di ogni genere

  • 9:51 AM: AAA Copywriter Un integrazione di tutti i media, intendi?

  • 9:51 AM: Roberto Peraboni un integrazione su tutti i devices (N.d. live blogger :))

  • 9:51 AM: Roberto Peraboni Noseda mostra le funzionalità del nuovo skype 4.0

  • 9:52 AM: Roberto Peraboni Ci scusiamo per i problemi tecnici di trasmissione, non è colpa di Noseda se non si sente. Il motivo non è oggettivo, se qualcuno sente meno di altri non c'è una ragione unica

  • 9:53 AM: Roberto Peraboni Domanda dal pubblico: è stato studiato un software semplificato per gli stranieri o per i paesi meno sviluppati dove skype ha un alta penetrazione?

  • 9:53 AM: AAA Copywriter Per Roberto: Linee del cavolo. Alla faccia della "banda larga"...

  • 9:54 AM: Roberto Peraboni Noseda: dipende dall'utente, ci sono già adesso delle soluzioni più semplici

  • 9:54 AM: Roberto Peraboni Michele chiede, perchè trascurate la community Linux?

  • 9:55 AM: Roberto Peraboni Noseda: mi fanno spesso questa domanda, anche gli utenti Mac. Abbiamo appena rilasciato una versione per Mac migliore di quella PC. Su quella Linux ci stiamo lavorando

  • 9:55 AM: AAA Copywriter Ce ne puoi parlare?

  • 9:55 AM: Roberto Peraboni @Copywriter parlare di cosa in specifico?

  • 9:56 AM: AAA Copywriter Confermo, la uso.

  • 9:56 AM: Roberto Peraboni @Copywriter: Noseda ha parlato del mobile acquistabile per usare skype in un modo + intuitivo. Oppure di versioni di software light

  • 9:57 AM: AAA Copywriter delle soluzioni più semplici

  • 9:57 AM: Roberto Peraboni Noseda: come lavoriamo? come realizziamo un brand collaborativo?

  • 9:58 AM: Antonio Patti LdF domanda: per voi interoperabilità significa fare il porting del vostro SW su tutti i device (con accordi aziendali con Nokia, Motorola etc etc..), trovare un linguaggio multipiattaforma come ad es AIR o Java, oppure entrare in progetti open source rilasciando API etc etc..

  • 9:58 AM: Roberto Peraboni Noseda: tutto ciò che vedete di Skype, esce prima in beta, poi in versione GOLD

  • 9:58 AM: Roberto Peraboni Noseda: test e pre beta -> beta -> gold

  • 9:58 AM: Roberto Peraboni Noseda: non ho mai capito quanti sono i beta tester, ma ce ne sono davvero tanti da tutte le parti

  • 9:58 AM: AAA Copywriter Otrima domanda

  • 9:59 AM: Roberto Peraboni Noseda: sono persone che vedono tutto ciò che facciamo per primi, e partecipano per puro spirito collaborativo

  • 9:59 AM: AAA Copywriter Sono un beta tester

  • 9:59 AM: maueebaby Non voglio interrompere il filo del discorso, ma adesso pongo la domanda di Antonio

  • 9:59 AM: Roberto Peraboni Noseda: aggiungo che anche le versioni beta come la 4.0 appena rilasciata prevedono un bottone per mandare info sul gradimento e in genere sui bug eventualmente esistenti nella release

  • 10:00 AM: Roberto Peraboni Noseda: le versioni di skype si migliorano sopratutto grazie ai beta tester

  • 10:00 AM: AAA Copywriter In realtà mi viene solo segnalata l'uscita della bera e dove scaricarla

  • 10:00 AM: Roberto Peraboni Noseda: potete immaginare la complessità di fare un prodotto che soddisfi tutti

  • 10:02 AM: Roberto Peraboni Noseda: si sta lavorando su tutte le direzione di interoperabilità.

  • 10:02 AM: AAA Copywriter non credo ci sia un vero programma con dei tester "ufficiali"

  • 10:02 AM: Roberto Peraboni Noseda: grazie alle API di Skype qualcuno riesce a fare conference call per 500 persone, ben oltre la possibilità del software

  • 10:03 AM: Roberto Peraboni Noseda: la video chiamata era stata sviluppata da altri mesi prima della nostra versione

  • 10:03 AM: Roberto Peraboni Noseda: questo qualcosa che viene costruito da altri viene messo in circolo nel nostro sito

  • 10:03 AM: Roberto Peraboni Noseda: traduttori e blogger sono categorie interessanti, quando ho cominciato a lavorare per skype, i primi mesi ogni due giorni qualcuno mi contattava

  • 10:04 AM: Roberto Peraboni Noseda: venivo a scoprire che c'era una quantità non banale di persona che a mia totale insaputa lavoravano per skype, traducevano il software, facevano da beta tester

  • 10:04 AM: Roberto Peraboni Noseda mostra in una slide l'area developer di skype

  • 10:05 AM: Roberto Peraboni in questa pagina skype partecipa collaborativamente col pubblico e gli user di skype

  • 10:05 AM: maueebaby developer.skype.com

  • 10:05 AM: AAA Copywriter In realtà molti di quello straniero sono tecnici preparatei

  • 10:06 AM: Roberto Peraboni extras.skype.com

  • 10:06 AM: Antonio Patti LdF non sono un beta tester! :-)

  • 10:07 AM: maueebaby scusa è Alex il betatester :)

  • 10:07 AM: Roberto Peraboni extras.skype.com alcune di queste applicazioni hanno autorizzazione da parte di skype. Permettono agli utenti di usare nuove funzionalità, di fare un utilizzo personalizzato di skype. alcune sono gratuite, altre no

  • 10:07 AM: Roberto Peraboni Noseda: ci sono migliai di apps disponibili, alcune fatte da chi aveva voglia di mettersi in gioco. Altri decidono di farci un business.

  • 10:08 AM: Roberto Peraboni Goetz: una delle possibilità di skype è fare business con skype, come consulenza o traduzioni in tempo reale da parte di professionisti. Che fine ha fatto quella parte di servizio?

  • 10:09 AM: Roberto Peraboni Noseda: sta morendo, ci sono vari servizi che non hanno avuto successo, come ad esempio Skypecast, una conferenza pubblica, una chiamata pubblica che chiunque può raggiungere

  • 10:10 AM: Roberto Peraboni Noseda: ci siamo resi conto che pochi utenti usavano questi servizi, e a malincuore abbiamo dovuto chiuderli. Anche Skype Prime, di cui parlava Maurizio, farà la stessa fine.

  • 10:10 AM: Roberto Peraboni Noseda: permetteva di offrire servizi via Skype a pagamento

  • 10:10 AM: Roberto Peraboni www.skype.com

  • 10:11 AM: Roberto Peraboni Goetz: forse era troppo presto per questo servizio?

  • 10:12 AM: Roberto Peraboni Noseda: non lo so, forse se fosse stato pubblicizzato di più

  • 10:13 AM: Roberto Peraboni Noseda: avevamo anche un altra applicazione che posso citare, permetteva di inviare denaro. Un invio denaro in tempo reale attraverso Paypal. Assolutamente rivoluzionaro. I costi che gli immigrati sostengono per trasferire denaro sarebbero stati teoricamente resi nulli, o comunque molto bassi. Anche questa applicazione non è stata molto pubblicizzata.

  • 10:14 AM: Roberto Peraboni Noseda: il nostro sito è pieno di forum che parlano di questi aspetti, traduzione, applicazioni ecc.

  • 10:15 AM: Roberto Peraboni Noseda: come comunica skype? quali sono i suoi segreti? la risposta è la community. Il word-a-mouth è la chiave.

  • 10:15 AM: maueebaby Per il marketing di Skype la community è l'elemento centrale

  • 10:15 AM: Roberto Peraboni Noseda: se il prodotto funziona e colma bisogni, il prodotto ha successo. se ha successo ne parla bene

  • 10:16 AM: Roberto Peraboni Non ci sono altri segreti, abbiamo fatto altri esperimenti con banner, video

  • 10:16 AM: Roberto Peraboni Noseda: la leva che funziona meglio è lasciare che le cose vadano avanti da sole

  • 10:16 AM: Antonio Patti LdF domanda: perché non producete contenuti "engaging" come le emoticon di messenger? così facendo perdete una grossa fetta di utenti che non sono interessati al voip/applicazioni, ma solo a comunicare per iscritto. I ggiovani insomma :)

  • 10:16 AM: AAA Copywriter E ogni sito o blog che abbia l'icona di Skype call... :)

  • 10:17 AM: Roberto Peraboni Noseda: nella storia di skype non è mai stato censurato o cancellato un mess da parte di nessuno. C'è sempre chi ti odia, c'è sempre chi ti può mandare in tv per qualche problema, così come ci sono gli entusiasti.

  • 10:17 AM: Roberto Peraboni Noseda: tutto ciò è disponibile nei nostri forum e nei nostri blog. la chiave è trasparenza e disponibilità. La community ci difende

  • 10:18 AM: Roberto Peraboni Noseda: I forum sono praticamente non presidiati da noi, all'inizio erano totalmente lasciati soli a loro stessi

  • 10:18 AM: AAA Copywriter Scusa Antonio, io direi che il 95 per cento delle mie chat in Skype e scritto

  • 10:18 AM: AAA Copywriter l'auidio e il vide li uso raramente

  • 10:18 AM: AAA Copywriter per sceta dei miei interlocutori

  • 10:19 AM: maueebaby Skype è un brand trasparente

  • 10:19 AM: Roberto Peraboni Noseda: noi non abbiamo niente da nascondere, anche se le cose non fuzionano. In ottobre 2007 c'è stato un crollo del nostro network.

  • 10:19 AM: Roberto Peraboni Noseda: 48 ore di down del network peer to peer

  • 10:20 AM: Antonio Patti LdF Copy, infatti mi riferivo a un altro target, che è diverso da noi...anche io non uso mai la voce, ma skype è come un network ormai, non uno strumento :)

  • 10:20 AM: Roberto Peraboni Noseda: c'è voluta qualche ora per capire cosa stesse accadendo

  • 10:20 AM: AAA Copywriter Me lo ricordo anche troppo bene!

  • 10:20 AM: Roberto Peraboni Noseda: c'è un area del sito che si chiama HeartBeat apposta, facciamo vedere quanto funziona skype in questo momento

  • 10:21 AM: Roberto Peraboni heartbeat.skype.com

  • 10:21 AM: Roberto Peraboni Noseda: l'obiettivo è avere un canale di comunicazione many to many

  • 10:22 AM: Roberto Peraboni Noseda: in questo modo è possibile sapere preventivamente lo stato di salute del network

  • 10:22 AM: Roberto Peraboni Noseda: se uno vuole costruire una brutta storia attorno a skype ha gli strumenti. Può guardare tutti i nostri forum, i nostri blog, è tutto scritto qui. Ma è il modo migliore per far capire alla gente che ci occupiamo dei loro problemi

  • 10:23 AM: Roberto Peraboni Noseda: skype non usa friendfeed o twitter. Non li usiamo direttamente, da noi non esiste niente che non sia che Skype internamente.

  • 10:24 AM: Roberto Peraboni Noseda: produciamo parzialmente contenuti engaging

  • 10:24 AM: Roberto Peraboni Noseda: sono daccordo con quello che dice antonio, la possibilità di personalizzare da noi sono limitate

  • 10:25 AM: Roberto Peraboni Noseda: emoticon di un certo tipo non possono essere costruiti, non si possono ampliare ed è un area dove non spingiamo. Preferiamo focalizzarci su cose più utili. Non voglio sminuire il ruolo degli avatar o delle emoticon. Ma ci rivolgiamo a una base di utenti che ci usa come strumenti di comunicazione

  • 10:25 AM: Roberto Peraboni Noseda: il 30% della base utenti è business. Noi ce ne siamo accorti per errore.

  • 10:25 AM: Roberto Peraboni Noseda: non pensavamo di avere un offerta business, la divisione business è nata per consiglio degli utenti.

  • 10:26 AM: Roberto Peraboni Noseda: il nostro target è molto più trasversale del target sotto i vent'anni

  • 10:26 AM: maueebaby Le Skype stories persone a cui Skype ha cambiato la vita

  • 10:27 AM: Roberto Peraboni Noseda:i nostri testimonial non sono composti da gente come George Clooney. Abbiamo una filosofia diversa. Il testimonial è magari un non vedente che gira in barca a vela. che si fa guidare da casa da un vedente via skype

  • 10:27 AM: Roberto Peraboni Noseda: cosa facciamo con i nostri testimonial? Li mettiamo sul sito, a testimonianza di quanto funzioni skype

  • 10:28 AM: Roberto Peraboni Noseda: l'obiettivo finale della comunicazione è generare discorsi su di te. Più soddisfazione degli utenti sui servizi gratuiti che creino traino per i servizi a pagamento

  • 10:29 AM: Roberto Peraboni Noseda presenta una delle storie Skype presenti sul sito. un signore di 80 anni che si relaziona con il nipote tutti i giorni tramite skype.

  • 10:29 AM: Roberto Peraboni Noseda: una soluzione così semplice ha cambiato la vita a tante persone.

  • 10:31 AM: Roberto Peraboni Noseda: abbiamo 550 dipendente da 51 nazionalità diverse, divisi su 3 location diverse.

  • 10:31 AM: Roberto Peraboni Noseda: tutti abbiamo condiviso questo tipo di esperienza

  • 10:32 AM: Roberto Peraboni Noseda illustra altri strumenti, come i pulsanti skype sul sito

  • 10:32 AM: Roberto Peraboni share.skype.com

  • 10:33 AM: Roberto Peraboni share.skype.com

  • 10:34 AM: Roberto Peraboni Noseda: la nostra strategia di comunicazione (apertura, open source, trasparenza) porta risultati, skype è stato valutato nel 2006 e 2007 come il 2° brand più influente in Europa. Nel 2006 non avevamo ancora speso neanche un euro in comunicazione.

  • 10:35 AM: Roberto Peraboni share.skype.com la comunicazione nei nostri blog non è fatta solo su argomenti riguardanti skype. Un blog aziendale non ha solo un audience sulle news di Skype. La leva per generare attenzione è fare comunicazione non solo aziendale. Devi comunicare la tua filosofia aziendale, fare post che non hanno a che vedere solo con Skype.

  • 10:36 AM: Roberto Peraboni Noseda: il nostro blogger italiano ha appena pubblicato "professione blogger" su come fare un corporate blog.

  • 10:37 AM: Roberto Peraboni Noseda: mostra un servizio realizzato su un broadcast network americano. Skype ha scoperto che Obama usava Skype come principale strumento di comunicazione

  • 10:38 AM: Roberto Peraboni Noseda: in Italia non sarebbe possibile avere un canale televisivo che fa un servizio parlando di un brand come skype. Negli states fortunatamente è possibile. Le tv parlano di skype. L'awareness è trainata dagli utenti

  • 10:39 AM: Roberto Peraboni share.skype.com

  • 10:40 AM: Roberto Peraboni Noseda mostra un caso italiano e uno australiano disponibili su internet nella case histories di Skype

  • 10:46 AM: Roberto Peraboni www.skype.com

  • 10:46 AM: Roberto Peraboni Noseda: sono degli entusiasti utilizzatori, realizzano i video da soli

  • 10:49 AM: maueebaby Enrico Noseda mostra altri video di testimoni entusiasti che utilizzano Skype per rimanere in contatto, per fare business, per mettere la loro impresa in rete

  • 10:52 AM: Roberto Peraboni Goetz domanda:"ci sono aziende multinazionali virtuali che possono con skype aprire un numero virtuale a londra, new york ecc, per ricevere telefonate locali. Ci sono esempi di successo di multinazionali magari che lavorano solo in un piccolo ufficio ma attraverso skype possono operare su scala globale?"

  • 10:53 AM: Roberto Peraboni Noseda: ci sono migliaia di esempi, ad esempio con gli skypeMe Buttons; o comprare un numero telefonico di un altro paese, una trentina di paesi sono disponibili. In alcuni casi sono inclusi nei package

  • 10:54 AM: Roberto Peraboni Noseda: questo fa si che un business di Roma possa di fatto aprire uffici virtuali a NY, Londra, Bangalore.

  • 10:55 AM: Roberto Peraboni Noseda: è molto comodo per i clienti, per loro sono chiamate locali. Ci sono non pochi esempi, non solo il prof. Goetz ma anche altri (Noseda mostra ad esempio )

  • 10:55 AM: Antonio Patti LdF domanda: skype ha già trovato e consolidato il suo modello di business oppure ha ancora bisogno di crescere, allargarsi o modificarsi?

  • 10:56 AM: Roberto Peraboni Noseda: assolutamente si, il nostro business model è quello che citavo prima. + free user -> + paying users

  • 10:57 AM: Roberto Peraboni Noseda : noi viviamo di chi compra 10€ di credito prepagato e lo usa per chiamate su numeri fissi.

  • 10:57 AM: Roberto Peraboni Noseda: abbiamo iniziato a comunicare anche con i banners da poco tempo. Non abbiamo ancora risultati, ma li stiamo tracciando.

  • 10:58 AM: maueebaby Enrico mostra dei formati di comunicazione come banner video

  • 11:00 AM: Roberto Peraboni Noseda: quello ha cui stiamo puntando è la comunicazione video crediamo possa essere la nuova frontiera

  • 11:01 AM: maueebaby I banner video mostrano utenti che usano Skype per diversi utilizzi. La mamma che mostra il bambino ai nonni, amici che stanno in contatto fra loro e persone che organizzano conference call divertenti per business

  • 11:02 AM: maueebaby L'obiettivo è quello di mostrare il significato di videocomunicare

  • 11:02 AM: maueebaby Sponsorizzazione del programma di Oprah con risultati ottimi

  • 11:03 AM: maueebaby www.oprah.com

  • 11:03 AM: maueebaby I collegamenti esterni tra l'altro di Oprah hanno luogo attraverso Skype

  • 11:04 AM: maueebaby Questo è il massimo endorsement che è possibile avere

  • 11:05 AM: maueebaby CBS si collega via will.i.am per l'innaugurazione della campagna di Barack Obama via Skype

  • 11:07 AM: maueebaby Ci sono domande che avete per Enrico Noseda?

  • 11:10 AM: Roberto Peraboni www.skype.com questo è il brand book dedicato a tutti gli utilizzatori di skype

  • 11:11 AM: maueebaby Ci sono anche esempi di come Skype non vuole comunicare

  • 11:12 AM: maueebaby Comunicazione onesta, chiara, locale, positiva, idealistica sono i valori della comunicazione di Skype. Il tono di voce è umano. Ci si rivolge a persone e non a target generici.


  • 11:13 AM: maueebaby Free, share, il mondo, la passione, condivisione, sono le parole chiave

  • 11:14 AM: maueebaby Domanda dal pubblico sul digital divide

  • 11:16 AM: Roberto Peraboni Come si relazione skype col problema del digital divide? la collaborazione con tre, bocciata in parte dagli utenti su internet, era un modo per superare i limiti all'accesso da parte degli utenti? cosa pensa di fare skype?

  • 11:17 AM: Roberto Peraboni Noseda: sicuramente non entreremo nel mondo dell'accesso. Cercheremo di essere presenti ovunque, un piccolo step verso il facilitare l'uso di skype è stato fatto nella nostra ultima release per Mac. Access

  • 11:17 AM: Roberto Peraboni Noseda: un accordo per comprare banda larga su network wifi pagandola su credito skype al minuto (es: quando si va in aereoporto)

  • 11:17 AM: AAA Copywriter In realtà molti di quello straniero sono tecnici preparatei

  • 11:20 AM: maueebaby Domanda dal pubblico: perchè non vendete spazi pubblicitari?

  • 11:21 AM: maueebaby Enrico Noseda: al momento non vogliamo deludere la nostra customer base, ma occorre dire che c'è anche una fiera opposizione interna per fare questo

  • 11:23 AM: Roberto Peraboni Domanda: rapporto di skype con la concorrenza, sopratutto con le altre offerte voIP?

  • 11:27 AM: Roberto Peraboni Noseda: abbiamo moltissimi concorrenti, sui diversi ambiti. Difficile identificare tutta la concorrenza
  • 11:29 AM: maueebaby Grazie a tutti per averci seguito

L'era del post advertising 


C'era un tempo, un lungo tempo, in cui alcune persone creative, aiutate da strumenti di analisi e ricerche, pianificavano a tavolino i messaggi pubblicitari destinati ai loro "target", oggi questa era per come l'abbiamo conosciuta, è definitivamente terminata.

Nell'era del post advertising, il messaggio vive simbioticamente all'interno di un'esperienza di fruizione vissuta sempre a livello personale, ma inserita in un contesto sociale.

E' la combinazione tra il messaggio, la relazione che si instaura con il destinatario, il comportamento di chi ne fruisce, i tempo, il luogo, il modus, le motivazioni delle parti coinvolte nel processo comunicativo che determinano il contesto.

Non ci sono messaggi buoni per tutte le stagioni e per tutti i contesti, comunicare oggi senza conoscere in modo non superficiale le caratteristiche, le esigenze, le origini, le motivazioni, le speranze, le paure, i sogni, i bisogni, i desideri, le passioni dei propri interlocutori è come lanciare un sasso nello stagno sperando che la propagazione dei cerchi concentrici duri all'infinito.

Il messaggio è come un seme che può attecchire solo se il terreno è fertile, altrimenti sarà sterile e non produrra alcun effetto.

Il tema della fertilità e della sua ricerca è quindi di fondamentale importanza e può essere così rivisto:

"I metodi di riconoscimento della fertilità di un messaggio e più in generale di una cultura comunicativa sono quei modi che aiutano un brand ad identificare i terreni di cultura potenzialmente più fecondi, i momenti, i tempi e i contesti in cui è possibile creare e trasferire valore attraverso il processo comunicativo."

La fertilità comunicativa non ha sempre una correlazione diretta con lo spending pubblicitario, ma con la capacità di creare una connessione empatica con i propri pubblici.

Come suggerisce James Cherkoff:

"regardless of production budgets, content without pass-it-on currency, has no value in this growing economy. It lacks the crucial watermark of social approval."

Nell'era del post advertising quello che conta è la corrispondenza tra i valori comunicati e quelli agiti e in cui il ruolo della comunicazione è quella di creare delle occasioni per avviare, far crescere e consolidare un rapporto relazionale in cui il brand non è più un protagonista, ma solo un abilitatore.

"Brands on their own can’t operate in the share-and-compare economy. No one is interested in the corporate context. The only way to gain currency is to help people do what they want to do. And hope they have a spare space in their scrapbook for you."

I pubblicitari se non vorranno essere disintermediati non potranno limitarsi ad usare mezzi nuovi, formati nuovi e nuove tecnologie abilitanti, ma dovranno vivere, respirare, rendere attiva la nuova cultura comunicativa dei loro pubblici e comprendere che nell'era del post advertising, la relazione comunicativa non può esaurisi nel processo di consumo e che è necessario andare oltre.

L'immagine è di Cartoon Church

domenica, febbraio 22, 2009

Holy Crap 



Jack Conte è già una star di You Tube. Le videosong sono il format che lui ha deciso di utilizzare per promuovere la sua musica e per creare una relazione con il suo fan club che cresce grazie alla rete.

giovedì, febbraio 19, 2009

Gli studenti, Internet e i consigli per gli acquisti 

Non è statisticamente rappresentativo il piccolo sondaggio che ha condotto Marco Massarotto, durante l'incontro che ho organizzato allo IULM, per parlare di brand reputation in rete con Stefano Stravato, ma i dati sono comunque interessanti. Internet è una fonte di informazione primaria per la formazione delle preferenze di acquisto degli studenti, soprattutto nel settore turistico.
Marco aveva organizzato un sondaggio simile poco tempo prima all'Università delle Marche. Di Internet e influenza nel processo di acquisto avremo modo di parlare nel corso dei prossimi incontri.
Stay tuned.

mercoledì, febbraio 18, 2009

Scalable Intimacy 


"A brand is not defined by the product or service, but rather it is defined by everybody who uses, talks about and interacts with it. This is reflected very much in the shift we’re seeing in marketing and advertising, from a (false) assumption that people are defined by the brands they use, to an understanding that brands are defined by the people who use them." (via Future Lab)

Technologic Pop Porno 



Un bellissimo remix di Laboratorio Sonoro. (Daft Punk v/s Il Genio)

martedì, febbraio 17, 2009

Prima conferenza di e-branding allo IULM 

CICLO DI CONFERENZE DI E-BRANDING ALLO IULM
PRIMO INCONTRO 18 febbraio 2009
IULM 1 - Aula 144 - quarto piano

LA GESTIONE STRATEGICA DELLA REPUTAZIONE ONLINE
18 febbraio 2009 - ore 15.00 Aula 144 - IULM 1 IV piano

Marco Massarotto, amministratore dell’agenzia di Internet PR Hagakure e autore del libro Internet P.R. Dialogo in rete tra aziende e consumatori

Stefano Stravato
, Web Marketing Manager Gruppo FIAT


TRASCRIZIONE DEL LIVE BLOGGING

  • 11:59 AM: maueebaby Apertura della conferenza è prevista per le ore 15.00

  • 4:50 PM: maueebaby

  • 4:53 PM: maueebaby Marcoc Massarotto è l'autore del libro Internet Pr e amministratore dell'agenzia Hagakure

  • 4:56 PM: maueebaby Stefano Stravato è il Web Marketing Manager Gruppo FIAT

  • 4:56 PM: maueebaby

  • 4:59 PM: maueebaby

  • 4:59 PM: maueebaby Roberto Peraboni è il vostro liveblogger

  • 9:09 AM: Roberto Peraboni IULM - 18/02/2009
    Aula 144
    Intervengono Marcoc Massarotto 'autore del libro Internet Pr e amministratore dell'agenzia Hagakure
    e Stefano Stravato Web Marketing Manager del gruppo Fiat

  • 9:12 AM: Roberto Peraboni Il tema della giornata è la reputazione online, introdotto da Maurizio Goetz

  • 9:13 AM: Roberto Peraboni La gestione della reputazione online da parte delle aziende è sempre più critica, data l'alta influenza sui pubblici dei nuovi media

  • 9:13 AM: Roberto Peraboni Reputazione cioè come elemento centrale del trust ed elemento critico di successo in rete

  • 9:13 AM: Roberto Peraboni Inizia l'intervento di Marco Massarotto sull'importanza della reputazione online

  • 9:14 AM: Roberto Peraboni Si chiede al pubblico di rispondere a un questionario che è già stato svolto da studenti dell'università di Pesaro, utile per comprendere il rapporto del pubblico con il web e i social media

  • 9:15 AM: Roberto Peraboni Si vuole così capire il peso dei nuovi media nelle scelte di acquisto

  • 9:17 AM: Roberto Peraboni Massarotto :"La cosa migliore è farsi una chiaccherata generale su un argomento molto ampio e difficile da trattare in una singola presentazione"

  • 9:18 AM: Roberto Peraboni Massarotto :"Siete fortunati perchè con me c'è un interlocutore importante del mondo imprenditoriale come Stravato, si occupa dentro un azienda di progetti difficili ma interessanti"

  • 9:18 AM: Roberto Peraboni Massarotto :"Il problema è che le aziende non capendo i nuovi media si spaventano"

  • 9:20 AM: Roberto Peraboni Massarotto presenta in una slide Luca Luciani e il suo caso scoppiato su Youtube e autoalimentato con il buzz online

  • 9:20 AM: Roberto Peraboni Massarotto presenta Tim Bernards Lee, creatore del World Wide Web e la prima pagina web mai ospitata online.

  • 9:22 AM: Roberto Peraboni Massarotto presenta la prima mappa sui primi media blog italiani, realizzata dal sole24ore

  • 9:23 AM: Roberto Peraboni Massarotto :"È possibile ora gestire oggi la reputazione aziendale attraverso il blog e monitorando la blogosfera"

  • 9:24 AM: Roberto Peraboni Massarotto: "Google 10 anni fa non esisteva, facebook esiste solo da 4 anni e oggi è fin troppo al centro dell'opinione pubblica. Ai ristoranti oggi tutti ne parlano, ora si è veramente affollato ed è esploso lo scenario dei media"

  • 9:26 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Si è passati dall'avere in edicola 4 gruppi editoriali, ad avere una moltitudini di abilitatori di contenuti per le persone. Non c'è un contenuto su facebook fatta da facebook, tutti questi strumenti danno voce alle persone, il cambiamento è radicale, si sono non solo aggiunti player nel mercato dei media, questi player sono dei megafoni di ciò che dice la gente"

  • 9:26 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Il passaparola prima esisteva, ma era esistente, disorganizzata, individuale ridotta all'osso e senza traccia, oggi invece ne resta traccia."

  • 9:27 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Resta traccia, come ora sul liveblog, e si interconnette ai discorsi degli altri utenti"

  • 9:28 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Su 40 persone in questa sala, il 70% di voi in futuro lavroeranno sul web, non c'è opfferta di lavoro sui media tradizionali, nelle agenzie, questi enti licenziano il 10% del personale ogni anno."

  • 9:28 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"150 milioni di blog, 7 milioni di italiani su facebook parlano di tutto, della loro vita, dei prodotti"

  • 9:30 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"In questo ambiente le aziende hanno un rapporto molto diverso rispetto a quello con i media tradizionali. Con i media tradizionali c'è una sorta di influenza dovuta agli investimenti pubblicitari. Ma il buzz online non è gestibile, cambia completamente la dinamica. Non esiste più nè una rassegna stampa di dieci pagine, nè è possibile relazionarsi come prima"

  • 9:31 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Share, Clue train manifesto, la condivisione su internet è diventata l'essenza stessa. È divertente come la stessa parola riguardi due mondi totalmente diversi, considerando che viene usata per capire quanto abbia fatto magari Bonolis di share ieri sera"

  • 9:32 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Ci sono online gruppi di persone che parlano di prodotti, gruppi di odio verso aziende farmaceutiche, gruppi di apprezzamento. In questo scenario di chi è la marca? Di chi è il prodotto? È ancora dell'uomo di marketing (Stravato) o è del web?"

  • 9:33 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"In passato questa domanda non poteva nemmeno essere presa in considerazione, la marca era un asset, ora questo concetto sta entrando in crisi, è messo in discussione, bisogna considerare un nuovo patto tra chi produce e chi consuma un prodotto"

  • 9:34 AM: Roberto Peraboni Massarotto proietta una slide : "Le aziende sono diventate il target dei consumatori"

  • 9:35 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"È una provocazione, ma nel modello tradizionale l'azienda cerca di raggiungere i consumatori. Su internet la gente googla le aziende, che diventano il bersaglio dei consumatori. Fanno reverse engeneering. Il bersaglio non è solo il consumatore, anche la azienda sta diventando il target dei consumatori"

  • 9:35 AM: Roberto Peraboni Slide: Coinvolgere il consumatore vuol dire impegnarsi con lui, iniziare a costruire una relazione, non una campagna

  • 9:36 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Oggi con questo mezzo si può stabilire una vera relazione con il consumatore, si può avere amici su facebook, è una relazione più intesa rispetto allo scenario di dieci anni fa, dove la distanza era amplissima e mediata dai giornalisti."

  • 9:37 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Oggi un ingegnere Fiat parla con i consumatori, in eventi dove ci sono aziende e consumatori, club e professionisti, uomini di marketing e fan del prodotto"

  • 9:38 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Disintermediazione è una parola chiave, nel momento in cui l'azienda può parlare con i suoi consumatori a cosa serve avere un media in mezzo? Un media a pagamento? Ora l'aziende può aprire il proprio spazio per parlare del prodotto. Con conseguenze importanti"

  • 9:39 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Oggi il linguaggio online deve essere diverso da quello tradizionale. Bisogna sapersi relazionare con un linguaggio diretto, parlare la stessa lingua del pubblico, cercando una voce personalizzata per ogni target"

  • 9:40 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"In pubblicità è fondamentale che la comunicazione sia il più perfetto possibile, assolutamente d'impatto, memorabili, deveono essere comunicazionio one-size-fits-all"

  • 9:40 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"È un operazione che le aziende non erano abituate a fare"

  • 9:41 AM: Roberto Peraboni Slide:"Ogni consumatore appartiene a tatne tribù ogni brand interessa tribù trasversali"

  • 9:42 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Internet da la possibilità di trovare dei simili, persone che condividono interessi, è un mercato fatto di tribù interconnesse da legami. Le aziende sono interessate alle tribù"

  • 9:42 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Lo scenario è sempre quello della rete"

  • 9:43 AM: Roberto Peraboni

  • 9:44 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Pagerank incide nella vita online, i criteri guida sono due :
    più una pagina è aggiornata e più e linkata, più google desume che possa essere interessante"

  • 9:45 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"La prima pagina di Fiat 500 su google qual'è? È fondamentale per l'azienda entrare in questo flusso"

  • 9:46 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"È una logica aziendale di brand awareness e comunicazione"

  • 9:47 AM: Roberto Peraboni Nel flusso di lavoro tradizionale il messaggio viaggia in maniera uniderezionale dal cliente all'agenzia al pubblico.
    Ora il cliente si trova a dover direttamente gestire il flusso bidirezionale di comunicazione con i suoi pubblici

  • 9:48 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Non sono e non saranno mai completamente autonome le aziende nel gestirsi i rapporti con il pubblico. Gli eventi come quello di FIAT con gli ingegneri sono ormai facilitati dalle agenzie, non si tratta di intermediazioni. Le agenzie tornano a fare consulenza, il loro ruolo originario"

  • 9:49 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Non c'è sostituzione tra azienda e agenzie, c'è collaborazione"

  • 9:49 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Siamo ormai accerchiati dai consumatori"

  • 9:50 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Non più campagne ma conversazioni. La comunicazione politica sbarca sul web, Edward è il primo a candidarsi online su Youtube, sei mesi prima dell'inizio della campagna elettorale. Il video è girato a New Orleans, luogo chiave del fallimento dell'amministrazione Bush"

  • 9:51 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Hillary Clinton è la seconda, inizia dicendo che non vuole iniziare una campagna elettorale, ma instaurare conversazioni"

  • 9:52 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Obama ha più di 10000 amicizie su facebook, Internet è il suo media naturale, tantissimi hanno l'immagine su facebook in Obama-Style. Tutti hanno cercato di Obamizzarsi"

  • 9:53 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Io l'ho fatto perchè era figo. Con quello stile la gente poteva dire quello che voleva. "

  • 9:54 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Un livello di profondità spaventoso, Veltroni ha usato lo stesso slogan tradotto. Il nostro partito democratico è stato totalmente influenzato dal 'Yes We Can', che ha svuotato di senso la nostra comunicazione politica"

  • 9:55 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Esiste un futuro in cui le aziende si chiederanno perchè le aziende non hanno un blog? Perchè non ci sono voci da parte dell'azienda, forse c'è qualcosa da nascondere?"

  • 9:57 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Charlene Li spiega come sia possibile misurare il successo di una pagina di un blog o di un social media. Come farlo? Con i visitatori? Anche ma non basta, le aziende sono abituate a questo modo di misurare, l'Auditel e il meter è il loro modello di riferimento"

  • 9:58 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"È una convenzione l'auditel, era l'unico modo possibile per misurare l'audience. Su Internet con i log files è possibile misurare in un modo nettamente più avanzato l'audience"

  • 9:59 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Non basta contare gli utenti però, bisogna capire che il buzzonline amplifica l'audience del messaggio e del contenuto prodotto online. Misurare l'investimento di un blog è complessa. Ogni voce è quantiqualitativa."

  • 10:00 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Bisogna coltivare la relazione tutti i giorni, è un fatto culturale importante, servono nuove risorse per poterlo fare"

  • 10:01 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Ho fatto un po' di provocazioni e dato un po' di spunti, ma ora voglio raccontarvi un progetto che abbiamo portato avanti"

  • 10:02 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Nella mia agenzia tra i vari clienti abbiamo zonin"

  • 10:02 AM: Roberto Peraboni Massarottoc:"Zonin ha consentito di fare in poco tempo tante cose significative, la prima è stata un lavoro a tappeto sui motori di ricerca, blog, social network sul mondo del vino online, davvero straordinario e complesso."

  • 10:03 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Abbiamo indagato circa l'awareness dell'azienda, dei vini"

  • 10:04 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Primo grosso lavoro: chi parla di internet in Italia? Con 40 giorni di lavoro intensivo sulle keyword e sui blog del settore e su chi legge i blog di settore
    "

  • 10:05 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Si è disegnata una mappa del mondo del vino, si è indagata la reputazione, un malloppone di 150 pagine, di dati e analisi"

  • 10:05 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"La tenuta era poco conosciuta, tutto ciò è un problema e un opportunità. Il brand era percepito come poco 'vignaiolo'"

  • 10:06 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Si poteva lavorare facendo conoscere di più le professionalità coinvolte nella realizzazione dei prodotti"

  • 10:06 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Dopo aver fatto la mappa bisogna continuare ad ascoltare e monitorare il buzz"

  • 10:07 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Seconda parte comunicare sul web. Innanzitutto con foto su flickr della vendemmia dei prodotti ecc"

  • 10:07 AM: Roberto Peraboni flickr.com

  • 10:08 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"A settembre, nel momento della vendemmia, viene chiesto alle persone amiche su flickr, di partecipare per fotografare l'evento"

  • 10:09 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Si è iniziato a entrare nei vari gruppi esistenti su flickr, come un brand, chiedendo di partecipare agli utenti attivamente"

  • 10:09 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"100 amici hanno cominciato a costruire così una relazione con il brand"

  • 10:10 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"I blog sono molto importanti online, si è aperto il blog di Franceco Zonin "

  • 10:11 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Attraverso il blog si è aperta a cinquanta partecipanti un momento di relazione"

  • 10:12 AM: Roberto Peraboni Massarotto introduce il discorso di Stravato cambiando dell'evento della Bravo

  • 10:14 AM: Roberto Peraboni Massarotto mostra i risultati del questionario svolto in aula

  • 10:15 AM: Roberto Peraboni Da quali fonti ti informi per scegliere da quali film/telefilm vedere?
    1° Internet 37,5%
    2° TV 23%
    3° Stampa 21%
    4° Amici 17%

  • 10:18 AM: Roberto Peraboni Da quali fonti ti informi per comprare un telefonino?
    Da quali fonti ti informi sui trend della moda?
    Da quali fonti ti informi per scegliere hotel aereo e ristoranti in un viaggio?
    Dove compri i tuoi viaggi di solito?
    Dove prendi la tua musica di solito?

  • 10:19 AM: Roberto Peraboni A tutte queste domande la maggioranza prendono informazioni da internet (i dati saranno disponibili online in futuro)

  • 10:19 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"State dicendo a queste aziende (Nokia) che è inutile fare Advertising in TV"

  • 10:21 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"È notevole che la gente compra su internet veramente poco la musica, il 55% scarica da emule, il 23% da negozio di cd, il 18% da Itunes. Siete più o meno onesti di quelli di Pesaro?"

  • 10:23 AM: Roberto Peraboni Il pubblico chiede a Massarotto come si fa a far conoscere un brand online se il brand è sconosciuto?

  • 10:24 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Domanda interessante. Su Internet si hanno più chance ma c'è sempre bisogno di investimento online"

  • 10:26 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Sono daccordo col dubbio che si insinua nella domanda, la sfida più difficile di un azienda famosa come FIAT è adottare un certo tipo di approccio. Non è detto che essere grandi aiuti ad usare meglio i nuovi linguaggi, anzi c'è grande difficoltà di adozione. Sono poche le aziende che sanno confrontarsi con queste realtà. La difficoltà più grande è stato nel 2006 quando c'è stato il primo esperimento di comunicazione diretta, il blog di bravo. Chi mi autorizza a fare qualcosa che non è mai stato fatto prima? Come giustificare quella spesa?"

  • 10:27 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Spostare un budget dalla stampa, dalla radio, è difficile. Il mio responsabile diretto era al momento focalizzato su altri progetti."

  • 10:28 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Paradossalmente il mio capo venne a scoprire del blog da un messaggio del responsabile Ufficio Stampa inoltrato da un articolo su Repubblica"

  • 10:28 AM: Roberto Peraboni Stravato:"FIAT è entrata sul web con il blog di Bravo perchè ricerche dicevano che il 70% degli italiani ricercava su Internet informazioni sulla macchina da acquistare"

  • 10:29 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Volevo rispondere:
    Ci sono casi eclatanti di marche di successo sconosciute, il caso Blendtech con il format Will it Blend?"

  • 10:33 AM: Roberto Peraboni Massarotto parla di
    un analogo caso Stormhoek, vino sudafricano

  • 10:34 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"È normale che la gente preferisca parlare di brand e beni che si trovano tutti i giorni piuttosto che di un brand sconosciuto"

  • 10:36 AM: Roberto Peraboni Stravato invita a fare domande il pubblico

  • 10:38 AM: Roberto Peraboni Domanda1: Prendiamo il caso di FIAT, presente sui nuovi media, come si gestisce la crisi?
    Stravato risponde:"Su Bravo abbiamo avuto più di un momento di crisi, li abbiamo gestiti raccontando la verità. Come? Prima internamente, abbiamo cercato di capire dove fosse il problema"

  • 10:38 AM: Roberto Peraboni Stravato:"abbiamo l'abitudine di ascoltare il mondo dei blog, ma anche prima di iniziare a fare blog, ascoltiamo le community dal Gennaio 2005, il Blog nasce nel Dicembre 2006"

  • 10:40 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Bisogna tenersi al passo con le conversazioni esistenti, vogliamo conoscere l'ambiente, sappiamo chi sono i personaggi più influenti. Dosiamo l'importanza tenendo in considerazione gli utenti che sono più rilevanti"

  • 10:40 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Una volta parlato internamente, scoperto subito il problema, si hanno varie possibilità:
    Contattare Hagakure, chiedendo consigli e soluzioni
    Rispondendo all'interessato"

  • 10:41 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"dipende da cosa si intende per crisi. Riprendendo commenti negativi gli si da visibilità"

  • 10:41 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Vendendo 20000 macchine, 50 possono avere un problema"

  • 10:42 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"I 19950 non hanno un problema, non cercano l'azienda. Gli altri invece bombardano, sono inviperiti, e si trovano tra di loro"

  • 10:42 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Erano magari 8 persone ad avere un problema, ma tra di loro si sentivano in moltissimi"

  • 10:43 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Sapevamo che fossero otto persone, l'ingegnere ha fatto le opportune constatazioni."

  • 10:43 AM: Roberto Peraboni Stravato:"è importante unire la parte di gestione, di relazione, con il coinvolgimento interno dell'azienda che è fondamentale."

  • 10:44 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Altro problema, se un individuo unico ha un problema e lo manifesta su internet si può contenere la situazione."

  • 10:44 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"L'utente può a quel punto pubblicizzare questa soluzione, rendendo un trattamento particolareggiato di dominio pubblico, quando però non è possibile renderlo tale"

  • 10:44 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"gestire una crisi si può fare offline"

  • 10:45 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"un troll, un flamer, non va alimentato. Bisogna trattarlo offline per evitare di lasciare ulteriori tracce online"

  • 10:45 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Come si va offline se non si è presenti su internet e non si sa chi sono gli influential?"

  • 10:46 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Si deve gestire per questo motivo sempre la relazione online con tutti i pubblici"

  • 10:47 AM: Roberto Peraboni Domanda2:"In questi casi, crisi o notizie positive: è meglio far avrere info ai blogger del comunicato stampa uscito o va lasciata l'indipendeza ad essi?"

  • 10:47 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"dipende, i blogger riescono a sapere certe cose sempre in anticipo rispetto ai comunicati ufficiali"

  • 10:48 AM: Roberto Peraboni Goetz fa un riferimento ai blog star e alla blogosfera per spiegare meglio la domanda

  • 10:48 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"autoblog, nanopublishing fa più visitatori unici del sito di quattroruote, è una delle fonti più importanti"

  • 10:49 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"autoblog viene invitato all'evento di presentazione della 500 Abarth"

  • 10:49 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"La notizia non era ancora ufficiale, doveva essere data a mezzogiorno"

  • 10:50 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"il blogger durante il viaggio verso torino aveva scoperto che la 500 sarebbe stata presentata quel giorno, da un blog americano"

  • 10:51 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La stampa è l'unico media che ancora forte nel sistema tradizionale. Nella moda sono ancora molto influenti, come testimonia per esempio il film Diavolo veste Prada"

  • 10:52 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Non si può scrivere un comunicato stampa a un blog per chiedere di pubblicare contenuti"

  • 10:53 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Tutti i mezzi di cui ha parlato Massarotto vanno cuciti in una strategia coerente ed unica"

  • 10:54 AM: Roberto Peraboni Stravato e Massarotto:"prima o poi il web sparirà, si parla di digital branding ora, ma tra dieci anni il digital sparisce"

  • 10:54 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Siamo in una fase di transizione, è uno scenario complicato in cui gli studenti hanno un vantaggio"

  • 10:55 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"La tecnologia spacca in due, provoca grandi rigetti e grandi passioni"

  • 10:55 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La prima cosa che fa il responsabile del personale è mettere il CV online"

  • 10:55 AM: Roberto Peraboni Stravato:"All'inizio si va di imitazione, si guarda e si imita"

  • 10:56 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Fiat è sempre stata un azienda riservata, che comunica poco al di là del prodotto. Come si arriva da Fiat di ieri, a Fiat oggi? Qual è stato il processo?"

  • 10:57 AM: Roberto Peraboni Massarotto deve andare via, chiede a tutti se vogliono contattarlo di cercarlo su internet, nei suoi blog o tramite il sito della sua agenzia Hagakure

  • 10:58 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"oggi è possibile contattare responsabili di HR delle aziende, ai miei tempi era impossibile"

  • 10:58 AM: Roberto Peraboni Massarotto:"Tutte le persone che parteciperanno alle conferenze sono raggiungibili online"

  • 10:58 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Anche gli studenti sono un brand, devono sapersi vendere"

  • 10:59 AM: Roberto Peraboni Goetz ringrazia Massarotto della presenza

  • 10:59 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La cosa più interessante è il passaggio da azienda introversa a azienda aperta al web"

  • 11:00 AM: Roberto Peraboni Goetz:"da dove parte l'esperienza fiat?"

  • 11:00 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Qualcuno ti dice: quello è il mare... e Fiat ha deciso di buttarsi. Io mi butto direttamente in acqua di solito, ho avuto la fortuna di lavorare nella nuova era di fiat. Agosto 2004, arrivo di Marchionne e di nuova impronta al gruppo"

  • 11:01 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La fiat era chiusa nel suo fortino, era molto autoreferenziale, i prodotti non parlavano con la gente"

  • 11:02 AM: Roberto Peraboni Stravato:"È stata una strategia di posizionamento di marca, tornare a dialogare di più con gli acquirenti. Ero la persona giusta per i miei studi, ed ero nel posto giusto. Volevano usare internet per tornare a parlare con la gente e capire le esigenze delle persone."

  • 11:02 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Se non c'è volonta da parte del top management, e non c'è posizionamento di marca, poi non c'è strategia di reputazione online che tenga"

  • 11:02 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Mentre parlava Marco raccoglievo delle keyword importanti, la prima e la più importante è l'ascolto. Se non si ascolta si rischia di dire cose sbagliate e di perdere grandi opportunità"

  • 11:03 AM: Roberto Peraboni Stravato:"I colleghi della pubblicità sono incredibili, lavorano con un modello paradossale."

  • 11:03 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Noi come clienti facciamo fare delle cose un po' sbagliate. Diamo un brief, con un target preciso, le agenzie si chiudono nelle loro stanze e cercano 'grandi idee' uniche. Idee olistiche per tutti mezzi"

  • 11:04 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Per fortuna non faccio questo tipo di azioni spot, faccio un mezzo che vive ogni giorno. Il mio capo si occupa di tutta la comunicazione, non solo di Internet. Lui cerca la campagna di lancio che possa far dire'Ho fatto la campagna della 500'"

  • 11:04 AM: Roberto Peraboni Stravato:"I capi cercano i lanci di prodotto, occasioni per farsi pubblicità"

  • 11:05 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Chi fa web deve misurarsi ogni giorno con il mercato"

  • 11:05 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Keyword è ascoltare, e a sua volta la cultura del quotidiano, non del lancio"

  • 11:06 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Reputazione mi fa pensare, rispetto alla domanda di Goetz, la distanza. La distanza grazie a internet finisce. Con i commenti abbiamo input diretti e non mediati. Sparisce il centranilista di passaggio, che rallenta tutti i tempi."

  • 11:07 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Togliere la distanza è importante. È importante l'identità, ma questa non è data, a differenza della reputazione. L'identità che vorremmo avere, a cui si aspira, richiede un processo di costruzione articolato, con strumenti spiegati prima di Massarotto"

  • 11:07 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Altra parola importante è fake, la finta, il fintume, è un grande pericolo"

  • 11:08 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Ho avuto subito responsabili che credevano nella verità"

  • 11:08 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Bisogna avere credibilità per crescere nel mondo della reputazione di marca. Essere trasparenti, molto genuini, tutto questo per creare la credibilità e senz'altro identità"

  • 11:08 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Vorrei mostrarvi un progetto e come l'azienda lo ha realizzato"

  • 11:09 AM: Roberto Peraboni Stravato 500 wants you, piattaforma creata da fiat prima del lancio della nuova 500

  • 11:10 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Fiat aveva smesso di fabbricare l'auto negli anni '70. Aveva però continuato a vivere nella gente comune, nell'immaginario collettivo e online."

  • 11:10 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La piattaforma online coinvolgeva il pubblico nella creazione della nuova 500"

  • 11:11 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Questo progetto ha portato internet dentro l'azienda. Immaginatevi un industria fatta per il 95% da ingegneri, con 15 persone che fanno marketing&comunicazione"

  • 11:12 AM: Roberto Peraboni Stravato:"È stata un cavallo di troia, noi abbiamo raccolto informazioni dal sito. Non utili al responsabile comunicazione ma al responsabile dello stile."

  • 11:12 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La gamma dei colori scelta dagli utenti era limitata ad alcune scelte"

  • 11:12 AM: Roberto Peraboni Goetz:"L'azienda teme i competitor in questo processo?Le info possono essere a beneficio degli altri"

  • 11:13 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Io raccolgo dati specifici su 500, è vero che Toyota può vedere quali colori sono più configurati. Ma io ho un backend che mi spiega quali sono le preferenze. Se anche avessero superato questo problema, la Toyota come userebbe le preferenze del pubblico sulla 500??"

  • 11:14 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Altri prodotti che non sono la 500, se vengono copiate strategie di prodotto su Bravo è un problema, ma noi possiamo fare lo stesso con i concorrenti"

  • 11:14 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Oggi le case automobilistiche condividono dati sugli utenti internet disponibili tramite l'analisi di log files ecc."

  • 11:15 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Ci sono state resistenze in azienda?"

  • 11:16 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Tutti i giorni, ho sempre bisogno di uno sponsor più grande di me, la mia firma non è sufficente a portare avanti un progetto. Internet ha vantaggi, è più economico rispetto ad altri mezzi, ma questo sta per finire. Non va detto troppo, se si vogliono avere buoni risultati, forse va portata più in alto l'intesità dell'investimento"

  • 11:16 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Inoltre visto che tutto è misurabile, è possibile riuscire ad ottenere delle autorizzazioni a provare dei servizi"

  • 11:16 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Ci sono compressi per arrivare a dei test dei servizi sul web"

  • 11:17 AM: Roberto Peraboni Stravato:"500 wants You è stata utilissima, molti avevano già pensato a tutto quando abbiamo lanciato il sito. Abbiamo avuto moltissimi suggerimenti dagli appassionati, non abbiamo deluso nessuno perchè abbiamo ricevuto feedback continuo dagli utenti"

  • 11:18 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La comunicazione ha un senso quando penetra nei flussi organizzativi e riesce a essere utili a tutta l'azienda"

  • 11:19 AM: Roberto Peraboni Domanda:Avete mai pensato di rivolrgervi ad agenzie pubblicitarie non tradizionali?

  • 11:20 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Io l'avrei fatto, ma non sono io il responsabile. Avrei dato l'opportunità anche ad altri soggetti sul web. Ma ci sono delle tradizioni"

  • 11:20 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Le grandi aziende lavorando per delle agenzie che sono molto brave a gestirle."

  • 11:21 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Quando si hanno competenze è possibile gestire degli hub interni."

  • 11:21 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Per quanto riguarda il progetto del cubo c'è stata totale disintermediazione"

  • 11:22 AM: Roberto Peraboni Stravato:"su fiorinoqubo.com/boostyournetwork si cerca di fare proprio questo"

  • 11:23 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Conoscete BootB? Loro non sono un agenzia, sono una non-agenzia, che mette insieme creativi e clienti di tutto il mondo. Un azienda come Fiat fa un brief online. I creativi di tutto il mondo fanno proposte"

  • 11:24 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Una gara online, non tradizionale. Non si rivolge a poche agenzie, si hanno potenzialmente 50000 persone da cui selezionare le idee migliori. Una comunicazione peer-to-peer e una disintermediazione del ruolo d'agenzia"

  • 11:24 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Sta prendendo piede e molti brand affermati hanno sviluppato potenzialità online"

  • 11:25 AM: Roberto Peraboni Goetz:"È una intermediazione tra professionisti della comunicazione, o aspiranti tali. BootB è il garante che protegge cliente e creativo. Ha un ufficio legale per proteggere i diritti dei suoi creativi"

  • 11:26 AM: Roberto Peraboni Goetz:"qual è il vostro approccio all'UGC?"

  • 11:27 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Secondo me bisogna trovare la chiave giusta, per quanto riguarda l'UGC cito il 500 hard drive championship, in collaborazione con Youtube. Era un canale dedicato di Youtube, dove senza far vedere l'auto veniva promosso il prodotto"

  • 11:27 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Si vinceva un premio, che tra l'altro non è ancora stato consegnato ai vincitori..."

  • 11:27 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Su sedici è stata una debacle totale"

  • 11:27 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Il FIAT sedici non lo conoscete neanche... è un piccolo SUV 4x4"

  • 11:28 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Fatto con la SUZUKI, la fiat non ha competenza nel fare 4x4 di grosse macchine, anche se siamo i primi venditori in italia per la panda 4x4"

  • 11:30 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Facciamo un contenuto generato dagli utenti: se hai un webcam ti mettiamo sotto la canzone I will survive (come nello spot), e con la webcam chiunque poteva fare le sue rime"

  • 11:30 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Il vincitore lo ho apprezzato, non era mio cugino, ha fatto un contenuto molto divertente"

  • 11:32 AM: Roberto Peraboni Stravato risponde a una domanda:"Il FIAT Oltre era un attività supertshot realizzata con elkamm. Se a un iniziativa simile avesse avuto l'aiuto dei social media adesso probabilmente FIAT oltre sarebbe più conosciuto"

  • 11:33 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Oggi mi sarei attaccato all'evento, coinvolgendo Hagakure o altro, sviluppando tutto il base che Fiat Oltre riesce a fare. La reputazione è molto legata all'identità, al comportamento. Internet da solo non ce la fa a determinare il comportamento dell'azienda. Questi sono i lanci, campagne prodotto, show..."

  • 11:33 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Chi fa internet deve avere una incredibile sensibilità, deve avere rapporti con tutti i colleghi, chi metteva il catalogo non metteva l'indirizzo, nello spot non c'era il link online."

  • 11:34 AM: Roberto Peraboni Stravato:"picnic.fiat500.com è stato uno dei progetti più belli dello scorso anno. Fatto su tutti i mercati. Abbiamo festeggiato il compleanno della 500 con un picnic. C'erano artisti reclutati su internet. Il recruiting non si limitava al sito (splendido, con tanti personaggi)"

  • 11:35 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La gente come fa ad andarci?"

  • 11:35 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Con MTV i risultati della promozione erano di 16 iscritti"

  • 11:36 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Con Massarotto abbiamo pensato non solo al meccanismo di recruitment. Siamo andati su community di giocolieri italiane e straniere"

  • 11:36 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Non si può presentare ovviamente questa cosa a bruciapelo. pensate al venditore porta a porta del folletto"

  • 11:36 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Siamo stati attenti a capire se c'era spazio per invitare questi utenti"

  • 11:37 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Nelle due settimane successive di Internet P.R. abbiamo reclutato 76 persone"

  • 11:37 AM: Roberto Peraboni Stravato:"76 persone adeguate a un palcoscenico pubblico"

  • 11:37 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Era un altro modo di usare il web, giocandosi di fatto la faccia. Perchè si costruisce reputazione con toolkit complessi gestibili tramite il web"

  • 11:38 AM: Roberto Peraboni Goetz:"se Internet è globale ma i comportamenti si differenziano a livello locale, ci sono differenze di comportamenti online peculiari secondo la vostra esperienza?""

  • 11:38 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Non sono papà di nessun mercato, ma lavoro molto sull'Italia"

  • 11:38 AM: Roberto Peraboni Stravato:"I Tedeschi hanno fatto per la prima volta gli auguri di natale FIAT in Germania sul web con messaggi beneauguranti"

  • 11:39 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Ognuno diceva i suoi buoni propositi del 2009, e questi pezzettini registrati sul web sono stati usati per fare lo spot"

  • 11:39 AM: Roberto Peraboni Stravato:"In francia sono più per lo stile, hanno usato il 3D per presentare la fiat usando il marchio insieme alla cucina"

  • 11:39 AM: Roberto Peraboni Stravato:"La FIAT era ancora percepita con aspetti negativi in francia"

  • 11:40 AM: Roberto Peraboni Stravato:"UK è il progetto pilota più avanzato per le strategie di marketing avanzate"

  • 11:40 AM: Roberto Peraboni Domanda:"Rispetto alle community esistenti di appassionati, voi come venite considerati? Siete un valore o vi siete confrontati con loro?"

  • 11:41 AM: Roberto Peraboni Stravato:"approccio graduale, il rischio è l'effetto boomerang, a un certo punto bisogna iniziare"

  • 11:42 AM: Roberto Peraboni Qualcuno del pubblico online ha domande?

  • 11:43 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Sicuramente non vogliamo creare community parellele, il brand deve andare verso le community, è quasi impossibile fare il contrario"

  • 11:43 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Facciamo la community della multipla, dicevano i miei colleghi. Ma non la possiamo fare noi."

  • 11:44 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Andare a fare una community da zero e non capire le dinamiche del web significa fare un autogol bestiale"

  • 11:45 AM: Roberto Peraboni Il pubblico e Stravato parlano della community CLARO dedicata ad Alfa Romeo

  • 11:46 AM: Roberto Peraboni Stravato:"il pubblico conosce il prodotto meglio di giornalisti e meglio dell'azienda"

  • 11:47 AM: Roberto Peraboni Stravato:"che ci fate con le persone che commentano nella community? col programma claro, community leader alfa romeo 5 persone per un anno e mezzo sono stati dei giornalisti, con un aerea riservata speciale, erano invitati alle presentazioni di prodotto nei circuiti, potevano provare le macchine"

  • 11:47 AM: Roberto Peraboni Stravato:"queste persone, dopo l'esperienza, tornavano a parlare presso le loro community raccontando queste anteprime e anche determinando l'agenda della discussione, orientando quelle che erano poi le discussioni sulle cose buone e sui limiti industriali che ci sono sul prodotto"

  • 11:48 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Qualsiasi cosa che facciamo ora è stata una riedizione di CLARO"

  • 11:49 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Marco ha detto che il brand non appartiene più all'azienda, ma ai suoi pubblici. Vi ricordate quando una famiglia ha deciso di chiamare la propria figlia Chanel"

  • 11:49 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Chanel come marchio registrato ha scatenato una battaglia legale"

  • 11:49 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Nella rete però il gioco si basa sul mashup, e le aziende di solito non gradiscono che si giochi troppo con il marchio. Come vive questo FIAT?"

  • 11:49 AM: Roberto Peraboni Goetz:"Non è facile da accettare tutto ciò"

  • 11:50 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Sono stato fortunato ad avere Marchionne-DeMeo, un acceleratore importante nel cambiare la cultura aziendale"

  • 11:50 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Fiat Street Art per esempio"

  • 11:50 AM: Roberto Peraboni Stravato:"è un esempio di mashup"

  • 11:51 AM: Roberto Peraboni Stravato:"ci sono marchi che vogliono proteggersi, noi più siamo diffusi più possiamo aderire alla personalità di chi ci acquista e più siamo contenti. Fiat non deve inibire l'uso del marchio, deve governare la quantità di conversazioni che avvengono sul suo conto, affinchè tutto sia sempre un po' sotto controllo"

  • 11:51 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Ogni prodotto può avere una storia a parte, difetti, pregi, la FIAT ha il compito di far si che alla fine la sua sia una buona reputazione"

  • 11:52 AM: Roberto Peraboni Stravato:"Non ci si può chiudere, bisgona mostrarsi con il proprio aspetto migliore, e raccontare quando ci sono dei problemi"

  • 11:53 AM: Roberto Peraboni Goetz ringrazia molto chi ha seguito la conferenza, dal vivo e online

  • 11:53 AM: Roberto Peraboni Goetz:"se non ci sono domande, restate in contatto"

  • 11:53 AM: Roberto Peraboni Stravato:"sono un po' meno famoso di goetz e massarotto, ma potete trovarmi ugualmente, il mio blog è bonafficiata.it"

  • 11:53 AM: Roberto Peraboni Goetz ringrazia Stefano Stravato per la sua testimonianza

  • 11:54 AM: Roberto Peraboni Goetz per chi vorrà ci vediamo mercoledì' prossimo con il manager di Skype.

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